Questo contributo si colloca nell’ambito degli studi di prevenzione situazionale o ambientale, usualmente identificati in letteratura con la sigla CPTED (Crime Prevention Trough Environmental Design). Il concetto alla base di questi studi è che l’ambiente urbano possa essere modificato attraverso la progettazione (urbanistica e architettonica) al fine di contribuire a ridurre l’incidenza e la paura del crimine (Cr owe & Fennely, 2013). L’obiettivo dell’articolo è mettere a confronto i principi progettuali suggeriti dalla letteratura CPTED con le misure di prevenzione sanitaria imposte dalla recente pandemia Covid-19, che, come le questioni di sicurezza urbana, hanno particolare rilevanza in ambiente urbano. Sono messe in evidenza alcuni concetti chiave apparentemente in tensione fra loro, ma si constatano anche rilevanti convergenze, nonostante le popolazioni e gli ambienti più vulnerabili ad entrambi i rischi non siano sempre affini.L’esito del confronto porta a riflettere sulla necessità di promuovere azioni e progetti integrati, locali e partecipati, capaci di prevenire la criminalità e di farci trovare preparati ad altri gravi imprevisti.
La prevenzione ambientale del crimine e la pandemia Covid-19: questioni urbane a confronto
Sarah Isabella Chiodi
2021-01-01
Abstract
Questo contributo si colloca nell’ambito degli studi di prevenzione situazionale o ambientale, usualmente identificati in letteratura con la sigla CPTED (Crime Prevention Trough Environmental Design). Il concetto alla base di questi studi è che l’ambiente urbano possa essere modificato attraverso la progettazione (urbanistica e architettonica) al fine di contribuire a ridurre l’incidenza e la paura del crimine (Cr owe & Fennely, 2013). L’obiettivo dell’articolo è mettere a confronto i principi progettuali suggeriti dalla letteratura CPTED con le misure di prevenzione sanitaria imposte dalla recente pandemia Covid-19, che, come le questioni di sicurezza urbana, hanno particolare rilevanza in ambiente urbano. Sono messe in evidenza alcuni concetti chiave apparentemente in tensione fra loro, ma si constatano anche rilevanti convergenze, nonostante le popolazioni e gli ambienti più vulnerabili ad entrambi i rischi non siano sempre affini.L’esito del confronto porta a riflettere sulla necessità di promuovere azioni e progetti integrati, locali e partecipati, capaci di prevenire la criminalità e di farci trovare preparati ad altri gravi imprevisti.| File | Dimensione | Formato | |
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