Negli ultimi decenni abbiamo assistito nel dibattito nazionale all’emergere di due narrazioni territoriali forti. Da un lato, riscontriamo un’attenzione particolare agli ambiti metropolitani. Dall’altro, le politiche nazionali di sviluppo e coesione territoriale si sono concentrate verso il contrasto alla marginalizzazione delle aree interne. Restano escluse da questo panorama porzioni rilevanti di territorio (pari a poco meno della metà della superficie nazionale in cui è insediata poco più della metà della popolazione): l’Italia di Mezzo. La medesima dicotomia si ritrova nel dibattito settoriale legato alla mobilità e al trasporto ferroviario in particolare, con un’Italia “ad alta velocità” e un’Italia remota. Anche qui, poca attenzione è lasciata al tessuto connettivo dell’Italia di Mezzo e alle sue esigenze. La convinzione è che nei territori dell’Italia di Mezzo le opportunità di accesso al trasporto ferroviario di base siano un importante indicatore di disuguaglianze territoriali. Allo stesso tempo, però, è necessario riconoscere che una politica di disegno dell’offerta che si limiti a riproporre schemi adatti alle aree metropolitane per territori che tali non sono, non è destinata a generare reali miglioramenti. Questa proposta si inserisce nell’ambito del progetto di Ricerca GRINS – Growing Resilient, INclusive and Sustainable (spoke 7 – territorial sustainability), finanziato dal programma NEXT Generation EU e finalizzato a una crescita resiliente, inclusiva e sostenibile. Il gruppo di ricerca del DAStU - Politecnico di Milano, coordinato da Arturo Lanzani, è coinvolto nell’identificare questioni, sfide e scenari per la transizione ecologica dell’Italia di mezzo in un’ottica di equità territoriale e sostenibilità ambientale.
Territori del trasporto ferroviario. Verso un atlante operativo per l’Italia di Mezzo
P. Beria;E. Donadoni;C. Nifosi'
2024-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni abbiamo assistito nel dibattito nazionale all’emergere di due narrazioni territoriali forti. Da un lato, riscontriamo un’attenzione particolare agli ambiti metropolitani. Dall’altro, le politiche nazionali di sviluppo e coesione territoriale si sono concentrate verso il contrasto alla marginalizzazione delle aree interne. Restano escluse da questo panorama porzioni rilevanti di territorio (pari a poco meno della metà della superficie nazionale in cui è insediata poco più della metà della popolazione): l’Italia di Mezzo. La medesima dicotomia si ritrova nel dibattito settoriale legato alla mobilità e al trasporto ferroviario in particolare, con un’Italia “ad alta velocità” e un’Italia remota. Anche qui, poca attenzione è lasciata al tessuto connettivo dell’Italia di Mezzo e alle sue esigenze. La convinzione è che nei territori dell’Italia di Mezzo le opportunità di accesso al trasporto ferroviario di base siano un importante indicatore di disuguaglianze territoriali. Allo stesso tempo, però, è necessario riconoscere che una politica di disegno dell’offerta che si limiti a riproporre schemi adatti alle aree metropolitane per territori che tali non sono, non è destinata a generare reali miglioramenti. Questa proposta si inserisce nell’ambito del progetto di Ricerca GRINS – Growing Resilient, INclusive and Sustainable (spoke 7 – territorial sustainability), finanziato dal programma NEXT Generation EU e finalizzato a una crescita resiliente, inclusiva e sostenibile. Il gruppo di ricerca del DAStU - Politecnico di Milano, coordinato da Arturo Lanzani, è coinvolto nell’identificare questioni, sfide e scenari per la transizione ecologica dell’Italia di mezzo in un’ottica di equità territoriale e sostenibilità ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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