Atti della Conferenza Nazionale SID Design per la Diversità, Pescara 12-13 Giugno 2023. Lo scenario globalizzato contemporaneo presenta indilazionabili e pressanti paradigmi con i quali occorre necessariamente confrontarsi: l’invecchiamento generalizzato della popolazione, il melting pot sociale e culturale, le questioni ambientali a scala planetaria, pongono infatti la necessità di superare alcuni pregiudizi, che rappresentano i limiti attuali del pensiero e dello sviluppo non solo sociale e culturale, ma anche economico. In ciò appare centrale e strategico il concetto di diversità, che caratterizza da sempre i contesti umani e naturali: dalla diversità umana (fisica, sociale, culturale) alla biodiversità. Il tema della diversità, però, può essere declinato anche rispetto ad altri punti di vista: la molteplicità disciplinare e l’interdisciplinarità, la pluralità delle relazioni e delle attività, la complessità sistemica di ambienti, prodotti, servizi. Ad oggi è possibile notare come concetti di economia circolare e approccio alla progettazione sostenibile passino anche attraverso la ricerca su materiali a basso impatto ambientale. Trend di ricerca dimostrano che il design e la produzione di materiali che si discostano da quelli “tradizionali” è in crescita. Molti di questi puntano alla creazione di valore a partire da scarti di altre filiere produttive, creando epifanie progettuali con variazioni nell’estetica e nell’etica di prodotto. Interpretando i materiali-scarto per il loro valore tecnico e tecnologico, ma anche come risorsa legata all’identità regionale, la proposta è quella di guidare le città (partendo da Milano) verso nuove dinamiche di sviluppo sostenibile, tramite l’upcycling delle risorse di scarto.

Urban Material Gardens. Materiali che parlano del territorio

F. Papile;R. Santi;B. Del Curto
2024-01-01

Abstract

Atti della Conferenza Nazionale SID Design per la Diversità, Pescara 12-13 Giugno 2023. Lo scenario globalizzato contemporaneo presenta indilazionabili e pressanti paradigmi con i quali occorre necessariamente confrontarsi: l’invecchiamento generalizzato della popolazione, il melting pot sociale e culturale, le questioni ambientali a scala planetaria, pongono infatti la necessità di superare alcuni pregiudizi, che rappresentano i limiti attuali del pensiero e dello sviluppo non solo sociale e culturale, ma anche economico. In ciò appare centrale e strategico il concetto di diversità, che caratterizza da sempre i contesti umani e naturali: dalla diversità umana (fisica, sociale, culturale) alla biodiversità. Il tema della diversità, però, può essere declinato anche rispetto ad altri punti di vista: la molteplicità disciplinare e l’interdisciplinarità, la pluralità delle relazioni e delle attività, la complessità sistemica di ambienti, prodotti, servizi. Ad oggi è possibile notare come concetti di economia circolare e approccio alla progettazione sostenibile passino anche attraverso la ricerca su materiali a basso impatto ambientale. Trend di ricerca dimostrano che il design e la produzione di materiali che si discostano da quelli “tradizionali” è in crescita. Molti di questi puntano alla creazione di valore a partire da scarti di altre filiere produttive, creando epifanie progettuali con variazioni nell’estetica e nell’etica di prodotto. Interpretando i materiali-scarto per il loro valore tecnico e tecnologico, ma anche come risorsa legata all’identità regionale, la proposta è quella di guidare le città (partendo da Milano) verso nuove dinamiche di sviluppo sostenibile, tramite l’upcycling delle risorse di scarto.
2024
Design per la Diversità. ATTI DELLA CONFERENZA ANNUALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI DESIGN
9788894338010
CIRCULAR ECONOMY, BIOCOMPOSITES, UPCYCLING, URBAN MATERIALS
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1276380
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