In un passato non più così recente, gli edifici del lavoro e della produzione hanno contribuito a innescare quell’“inarrestabile disegno e ridisegno della città” con cui Italo Calvino rappresenta la trasformazione urbana, che, interpretata come “degrado urbano” negli insediamenti industriali obsoleti e abbandonati, in molte pregevoli esperienze, dimostra una particolare raffinatezza e correttezza, frutto di una visione lungimirante di imprenditori, progettisti e amministratori, di figure che investono nella bellezza delle nostre città, di cui, in sinergia con altre istituzioni, anche quella produttiva è parte, e dalla cui parte i cittadini la desiderano schierata.
LUOGHI DELLA PRODUZIONE. UNA MEMORIA CHE VA MANTENUTA
B. Bogoni
2024-01-01
Abstract
In un passato non più così recente, gli edifici del lavoro e della produzione hanno contribuito a innescare quell’“inarrestabile disegno e ridisegno della città” con cui Italo Calvino rappresenta la trasformazione urbana, che, interpretata come “degrado urbano” negli insediamenti industriali obsoleti e abbandonati, in molte pregevoli esperienze, dimostra una particolare raffinatezza e correttezza, frutto di una visione lungimirante di imprenditori, progettisti e amministratori, di figure che investono nella bellezza delle nostre città, di cui, in sinergia con altre istituzioni, anche quella produttiva è parte, e dalla cui parte i cittadini la desiderano schierata.| File | Dimensione | Formato | |
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