Giuseppe Di Giovanni, un architetto palermitano tra concorsi nazionali e dimensione locale

The collection of drawings preserved in the DAStU Archives makes it possible to reconstruct the professional activity of the engineer-architect Giuseppe Di Giovanni, an exponent of Palermo Liberty season, who grew up in the school of Ernesto Basile active until the 1960s. Thanks to Di Giovanni’s marginal status, his works turn out to be exemplary of the aspirations and professional practices of a generation that had to deal with stylistic (and not only) issues of the twentieth century. Indeed, his architecture stands at the intersection point between the adoption of a shared style and the search of a specific language for the Sicilian context, inspired by local traditional practices and models.

Il fondo di disegni conservato negli Archivi del DAStU consente di ricostruire l’attività professionale dell’ingegnere-architetto Giuseppe Di Giovanni, un esponente della stagione liberty palermitana, cresciuto alla scuola di Ernesto Basile e attivo fino agli anni ’60 del secolo scorso. Anche per la sua condizione di marginalità, la vicenda progettuale di Di Giovanni risulta esemplare delle aspirazioni e delle pratiche professionali di una generazione che ha dovuto confrontarsi con le diverse sollecitazioni, e non solo stilistiche, del Novecento. La sua architettura si pone infatti nel punto di intersezione tra l’adozione di modalità linguistiche condivise e la ricerca di una specificità del contesto siciliano che guarda alle pratiche e ai modelli della tradizione locale.