‘I migranti mappano l’Europa’ è un progetto di ricerca che si propone di riscrivere le città attraverso lo sguardo e il segno di chi vi approda. I workshop di rappresentazione condotti in molteplici città hanno generato mappe che svelano nuove forme urbane sollecitando il manifestarsi di un pensiero straniero: un’operazione che suggerisce al territorio europeo un’apertura e una rappresentazione di sé che includa l’estraneità come voce partecipe del suo orizzonte di progetto. L’esperienza condotta a Napoli con un gruppo di donne migranti della Cooperativa Dedalus, oggetto di questo articolo, ha mostrato la valenza del progetto su due livelli: il primo legato al territorio, con l’ampliarsi e l’articolarsi della conoscenza del quartiere e della città attraverso il percorso di riconoscimento dello spazio urbano attivato con la mappa; il secondo legato alla socialità, con l’apertura di un nuovo possibile spazio di espressione di sé attraverso il racconto del proprio vissuto nella città d’approdo. ‘Migrants map Europe’ is a research project that aims to rewrite cities through the gaze and the sign of those who arrive there. The mapping workshops realized in several cities have generated maps that unveil new urban forms by soliciting the manifestation of a foreign thought: a process that asks the European territory for an openness and self-representation that includes foreignness as a participating voice in its project horizons. The experience carried out in Naples with a group of migrant women from Dedalus Cooperative, that is the subject of this article, showed the project's meaning on two levels. The first is linked to the territory: the women’s knowledge of the neighbourhood and the city is widened and articulated through the recognition of the urban space activated with the maps. The second concerns sociality, with the opening of a new possible space of self-expression through the narration of the migrants’ own experience in the arrival city.

Pensare la città. Intessere relazioni Un percorso di apprendimento dello spazio urbano con le donne migranti

Pezzoni N.
2024-01-01

Abstract

‘I migranti mappano l’Europa’ è un progetto di ricerca che si propone di riscrivere le città attraverso lo sguardo e il segno di chi vi approda. I workshop di rappresentazione condotti in molteplici città hanno generato mappe che svelano nuove forme urbane sollecitando il manifestarsi di un pensiero straniero: un’operazione che suggerisce al territorio europeo un’apertura e una rappresentazione di sé che includa l’estraneità come voce partecipe del suo orizzonte di progetto. L’esperienza condotta a Napoli con un gruppo di donne migranti della Cooperativa Dedalus, oggetto di questo articolo, ha mostrato la valenza del progetto su due livelli: il primo legato al territorio, con l’ampliarsi e l’articolarsi della conoscenza del quartiere e della città attraverso il percorso di riconoscimento dello spazio urbano attivato con la mappa; il secondo legato alla socialità, con l’apertura di un nuovo possibile spazio di espressione di sé attraverso il racconto del proprio vissuto nella città d’approdo. ‘Migrants map Europe’ is a research project that aims to rewrite cities through the gaze and the sign of those who arrive there. The mapping workshops realized in several cities have generated maps that unveil new urban forms by soliciting the manifestation of a foreign thought: a process that asks the European territory for an openness and self-representation that includes foreignness as a participating voice in its project horizons. The experience carried out in Naples with a group of migrant women from Dedalus Cooperative, that is the subject of this article, showed the project's meaning on two levels. The first is linked to the territory: the women’s knowledge of the neighbourhood and the city is widened and articulated through the recognition of the urban space activated with the maps. The second concerns sociality, with the opening of a new possible space of self-expression through the narration of the migrants’ own experience in the arrival city.
2024
migranti, mappe mentali, rappresentazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1274812
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