In seguito alla caduta degli Sforza nel 1499 , l’ex palazzo Ducale, ridenominato Palazzo di Corte o Corte Regia, fu negli anni della dominazione spagnola oggetto di periodici lavori di ampliamento e di nuove campagne decorative, oggi completamente perdute in seguito alle trasformazioni operate in età neoclassica e napoleonica. Durante la dominazione francese (1499-1512 e 1515-1521) , e poi con quella spagnola (1535-1706), il palazzo divenne la sede dei governatori dello Stato, del Senato e di alcune magistrature, ricevendo nuove attenzioni in occasione delle visite a Milano di Carlo V d’Asburgo nel 1541, di Filippo II nel 1548 e di Margherita d’Austria, futura sposa di Filippo III, nel 1598 , che furono qui ospitati e alloggiati. Nel Seicento, all’avvicendarsi dei governatori, il palazzo conservò la duplice funzione residenziale e amministrativa e fu sede del teatro di Corte e luogo di importanti feste, banchetti, tornei e cerimonie, esito di immutabili strategie legate alla politica delle immagini, anche in seguito al passaggio dello Stato dai Borbone a Carlo VI d’Austria (1706). Oltre alla chiesa-cappella di San Gottardo in Corte e alle scuderie, il palazzo presentava un sistema molto irregolare composto da corpi di fabbrica organizzati intorno ad almeno tre-quattro corti: una corte ‘grande’ destinata a ospitare gli uffici amministrativi e gli organi di governo (Senato, Tribunali regi, Magistrato ordinario e straordinario), parzialmente demolita nel 1769 e nel 1937; una intorno al giardino con gli appartamenti («quarti») disposti sui quattro lati ; una terza, meno ampia, denominata «della Fontana» sull’attuale via di Palazzo Reale; l’ultima a sud, opposta all’ingresso, verso la chiesa di Sant’Andrea al Muro rotto.
Il Palazzo di Corte di Milano durante la dominazione spagnola (1535-1706)
Repishti, Francesco
2024-01-01
Abstract
In seguito alla caduta degli Sforza nel 1499 , l’ex palazzo Ducale, ridenominato Palazzo di Corte o Corte Regia, fu negli anni della dominazione spagnola oggetto di periodici lavori di ampliamento e di nuove campagne decorative, oggi completamente perdute in seguito alle trasformazioni operate in età neoclassica e napoleonica. Durante la dominazione francese (1499-1512 e 1515-1521) , e poi con quella spagnola (1535-1706), il palazzo divenne la sede dei governatori dello Stato, del Senato e di alcune magistrature, ricevendo nuove attenzioni in occasione delle visite a Milano di Carlo V d’Asburgo nel 1541, di Filippo II nel 1548 e di Margherita d’Austria, futura sposa di Filippo III, nel 1598 , che furono qui ospitati e alloggiati. Nel Seicento, all’avvicendarsi dei governatori, il palazzo conservò la duplice funzione residenziale e amministrativa e fu sede del teatro di Corte e luogo di importanti feste, banchetti, tornei e cerimonie, esito di immutabili strategie legate alla politica delle immagini, anche in seguito al passaggio dello Stato dai Borbone a Carlo VI d’Austria (1706). Oltre alla chiesa-cappella di San Gottardo in Corte e alle scuderie, il palazzo presentava un sistema molto irregolare composto da corpi di fabbrica organizzati intorno ad almeno tre-quattro corti: una corte ‘grande’ destinata a ospitare gli uffici amministrativi e gli organi di governo (Senato, Tribunali regi, Magistrato ordinario e straordinario), parzialmente demolita nel 1769 e nel 1937; una intorno al giardino con gli appartamenti («quarti») disposti sui quattro lati ; una terza, meno ampia, denominata «della Fontana» sull’attuale via di Palazzo Reale; l’ultima a sud, opposta all’ingresso, verso la chiesa di Sant’Andrea al Muro rotto.| File | Dimensione | Formato | |
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