Il volume raccoglie scritti e materiali elaborati nella Ricerca di base (RIBA): ‘Casa come infrastruttura’ - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano, 2020-23- Responsabile e Coordinatore scientifico: Guya Bertelli – e intende presentarsi come un handbook di ‘buone pratiche’ per l’abitare nei tempi fragili della contemporaneità. In questa prospettiva si sviluppa secondo sguardi complementari, che affiancano agli scritti teorici, letture parallele e ‘applicazioni progettuali’, in grado di supportare e sostenere le tesi enunciate nei differenti capitoli. A partire da questo osservatorio, il volume affronta il tema della rigenerazione urbana in rapporto alla qualità dell’abitare, secondo tre principali fattori emergenti: a. l’esigenza di riportare l’edilizia pubblica al centro delle politiche pianificatorie, rivendicando un salto di scala, ormai improrogabile, in grado di rilanciare la ‘casa’ quale componente essenziale reintegrativa dei tessuti urbani; b. il ripensamento radicale degli ambienti domestici, così fortemente sollecitati nei periodi di lock-down, durante i quali hanno generalmente rivelato situazioni di obsolescenza, rigidezza e inidoneità rispetto alle mutate esigenze esistenziali e alle aspettative degli abitanti; c. la necessità di dirigere uno sguardo orientato verso le fasce di popolazioni più fragili, per offrire adeguate risposte abitative in termini di assetti fisico-spaziali e anticipando requisiti di resilienza a fronte di possibili future emergenze. L’itinerario prefigurato nel volume per il perseguimento dei traguardi sopra delineati, si snoda attraverso quattro fasi complementari, corrispondenti ai successivi capitoli: 1- ‘Tra declino e sviluppo’, teso a definire un quadro di sfondo che si muove tra le ‘tracce del passato’ e i ‘paradigmi del futuro’, a partire dal riconoscimento (ormai accettato) della fragilità dei nostri paesaggi e dalla consapevolezza della nascita di una nuova dimensione dell’abitare, che proprio da questa fragilità sembra crescere ed espandersi. 2- ‘Architettura come progetto strategico’, orientato ad individuare, sullo sfondo delle recenti politiche nazionali e internazionali, una visione integrata e molteplice della rigenerazione architettonica, urbana e territoriale, dove la sostenibilità assume il ruolo di strumento principale nei processi di modificazione degli abitati. 3- ‘La casa al centro’, aperto ad esplorare il tema della casa come ‘infrastruttura’ complessa che si definisce nel rapporto tra ‘città pubblica’ e ‘abitazione privata’, tra spazio interno e spazio esterno, tra pubblico e privato. Tematiche che sono sostenute da una riflessione parallela su cinque coppie dialettiche che oggi risiedono alla base di tali mutamenti (benessere e cura, creatività e innovazione, adattabilità e resilienza, ospitalità e condivisione, flessibilità e inclusione). 4- ‘Cinque modelli per l’abitare sostenibile’, orientato a verificare, attraverso ‘casi studio’ specifici, la sostenibilità delle precedenti coppie dialettiche, le quali divengono, per l’appunto, i paradigmi di sostegno ad altrettanti ‘modelli pe l’abitare’, attraverso i quali vengono messi a punto linee-guida, caratteri e indicatori specifici della progettazione architettonica e urbana, in grado di muoversi tra 'azioni tattiche’ e ‘azioni strategiche’, a diverso grado di impatto sui nostri territori. In questo senso la ricerca si può leggere come un piccolo handbook di ‘buone pratiche’, con le quali, per le quali e attraverso le quali si propone di suggerire alcune traiettorie per la riqualificazione dei nostri territori e il miglioramento della vita dei suoi abitanti.

Casa come infrastruttura - Un handbook di buone pratiche per l'abitare in tempi di fragilità

Guya Bertelli
2023-01-01

Abstract

Il volume raccoglie scritti e materiali elaborati nella Ricerca di base (RIBA): ‘Casa come infrastruttura’ - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano, 2020-23- Responsabile e Coordinatore scientifico: Guya Bertelli – e intende presentarsi come un handbook di ‘buone pratiche’ per l’abitare nei tempi fragili della contemporaneità. In questa prospettiva si sviluppa secondo sguardi complementari, che affiancano agli scritti teorici, letture parallele e ‘applicazioni progettuali’, in grado di supportare e sostenere le tesi enunciate nei differenti capitoli. A partire da questo osservatorio, il volume affronta il tema della rigenerazione urbana in rapporto alla qualità dell’abitare, secondo tre principali fattori emergenti: a. l’esigenza di riportare l’edilizia pubblica al centro delle politiche pianificatorie, rivendicando un salto di scala, ormai improrogabile, in grado di rilanciare la ‘casa’ quale componente essenziale reintegrativa dei tessuti urbani; b. il ripensamento radicale degli ambienti domestici, così fortemente sollecitati nei periodi di lock-down, durante i quali hanno generalmente rivelato situazioni di obsolescenza, rigidezza e inidoneità rispetto alle mutate esigenze esistenziali e alle aspettative degli abitanti; c. la necessità di dirigere uno sguardo orientato verso le fasce di popolazioni più fragili, per offrire adeguate risposte abitative in termini di assetti fisico-spaziali e anticipando requisiti di resilienza a fronte di possibili future emergenze. L’itinerario prefigurato nel volume per il perseguimento dei traguardi sopra delineati, si snoda attraverso quattro fasi complementari, corrispondenti ai successivi capitoli: 1- ‘Tra declino e sviluppo’, teso a definire un quadro di sfondo che si muove tra le ‘tracce del passato’ e i ‘paradigmi del futuro’, a partire dal riconoscimento (ormai accettato) della fragilità dei nostri paesaggi e dalla consapevolezza della nascita di una nuova dimensione dell’abitare, che proprio da questa fragilità sembra crescere ed espandersi. 2- ‘Architettura come progetto strategico’, orientato ad individuare, sullo sfondo delle recenti politiche nazionali e internazionali, una visione integrata e molteplice della rigenerazione architettonica, urbana e territoriale, dove la sostenibilità assume il ruolo di strumento principale nei processi di modificazione degli abitati. 3- ‘La casa al centro’, aperto ad esplorare il tema della casa come ‘infrastruttura’ complessa che si definisce nel rapporto tra ‘città pubblica’ e ‘abitazione privata’, tra spazio interno e spazio esterno, tra pubblico e privato. Tematiche che sono sostenute da una riflessione parallela su cinque coppie dialettiche che oggi risiedono alla base di tali mutamenti (benessere e cura, creatività e innovazione, adattabilità e resilienza, ospitalità e condivisione, flessibilità e inclusione). 4- ‘Cinque modelli per l’abitare sostenibile’, orientato a verificare, attraverso ‘casi studio’ specifici, la sostenibilità delle precedenti coppie dialettiche, le quali divengono, per l’appunto, i paradigmi di sostegno ad altrettanti ‘modelli pe l’abitare’, attraverso i quali vengono messi a punto linee-guida, caratteri e indicatori specifici della progettazione architettonica e urbana, in grado di muoversi tra 'azioni tattiche’ e ‘azioni strategiche’, a diverso grado di impatto sui nostri territori. In questo senso la ricerca si può leggere come un piccolo handbook di ‘buone pratiche’, con le quali, per le quali e attraverso le quali si propone di suggerire alcune traiettorie per la riqualificazione dei nostri territori e il miglioramento della vita dei suoi abitanti.
2023
Aracne
979-12-218-1161-2
fragilità, casa, abitare, rigenerazione, infrastruttura
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1268766
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