CASVA, the archive of 20th-century design and architecture, is a place of fascinating materiality. Its documentary heritages include: drawings, objects, models and prototypes. Those materials are stored in folders, binders, cardboard tubes, boxes, shelves and drawers. Ideas, projects, achievements, dreams, challenges and utopias are indexed and organized in order to be available to everyone. The archive is ready to come out of Castello Sforzesco’s dungeons. It will soon get a new place in the former municipal market in the heart of QT8, an experimental district of the modern city designed by Piero Bottoni for the 8th Milan Triennale in 1947. Nowadays this district is a reference model for postwar European urban and architectural culture. The market, designed by the municipal engineering office (Eng. Carlo Aitelli) is based on an original project by Bottoni. It is, along with Vico Magistretti’s church and Mario Tedeschi and Arrigo Arrighetti’s elementary school, the only completed plan for the QT8’s Civic Center ever realized. In this place context, container and content of the archives find perfect synergy. In QT8, CASVA is meant to be a new cultural hub that keeps and makes accessible the constantly evolving archives of architects and designers. FUTURO ANTERIORE. The main conjugation of archives is the future perfect: they witness the past to model the future. The CASVA exhibition at Fabrica del Vapore conveys the fascination of its main characters by offering evocative materials of their worlds. The archive of CASVA wants to promote the variety of its heritages through a selection of pieces on display for the national and international public during design week. Cabinet of design thinking. The archive meets the needs of a diverse audience: not only historians, but also curators, researchers, enthusiasts and curious people. Thanks to this exhibition we are led to rethink about the role of the archive that evolves with and opens to our society via publications and cultural events.

Il CASVA, archivio di design e architettura del ‘900, è luogo di intrigante materialità. I suoi patrimoni documentali sono disegni, oggetti, modelli, prototipi conservati in carpette, faldoni, tubi, scatole, scaffali e cassettiere ricolmi di idee, progetti, realizzazioni o sogni, provocazioni o utopia, indicizzati e organizzati affinché il loro sapere sia sempre a disposizione di tutti. Un archivio pronto a uscire dalle segrete del Castello Sforzesco per prendere presto posto nella nuova sede dell’Istituto, l’ex mercato comunale nel cuore del QT8, quartiere sperimentale della città moderna, progettato da Piero Bottoni in occasione dell’VIII Triennale di Milano del 1947, oggi modello di riferimento per la cultura urbanistica e architettonica europea del dopoguerra. Il mercato, disegnato dall’Ufficio tecnico comunale (Ing. Carlo Aitelli), su un progetto originario di Bottoni, insieme alla chiesa di Vico Magistretti con Mario Tedeschi e alla scuola elementare di Arrigo Arrighetti sono gli unici progetti compiuti di un Centro Civico del QT8 mai realizzato. In questo luogo simbolo della Milano novecentesca contesto, contenitore e contenuto dei fondi che l’archivio conserva trovano qui perfetta sinergia. In questo contesto il CASVA si propone come nuovo polo culturale che custodisce, rendendoli accessibili e consultabili, gli archivi professionali di architetti e designer in continuo divenire. Il tempo degli archivi ha una principale coniugazione: il futuro anteriore. Così si declina il tempo dell'archivio perché il suo esistere e la sua operatività fissano l'anteriorità temporale di un evento rispetto al futuro. Sono molte le esperienze messe in atto fino ad ora per superare la seduzione dell’apparenza e portarci ad imparare dalle cose. Con questi propositi la mostra del CASVA alla Fabbrica del Vapore trasmette il fascino dei suoi protagonisti proponendo materiali evocativi dei loro mondi. L’archivio CASVA in occasione della settimana del design vuole presentare al pubblico milanese, nazionale e internazionale che partecipa alla settimana dedicata al design contemporaneo una selezione di oggetti che rappresentino la varietà e la pluralità dei suoi patrimoni. Cabinet of design thinking. L'archivio è luogo circoscritto e organizzato che accoglie studiosi e ricercatori ma che sa anche aprirsi ai cittadini, adattando il suo atteggiamento conservatore alle domande di un pubblico che è cambiato: non solo storici, ma curatori, ricercatori, appassionati, curiosi che a vario titolo interrogano i documenti. Riflettere sulle collezioni del CASVA in una mostra significa riflettere sul ruolo dell’archivio come istituzione culturale, un ruolo che cambia come cambia la società a cui si rivolge, e soprattutto sul ruolo che le esposizioni possono avere all’interno dell’attività di promozione e ricerca di un istituto nato in origine esclusivamente per conservare, che oggi è pronto a svolgere il suo ruolo civile quale luogo di sperimentazione, laboratorio di idee e di valorizzazione, ricerca, formazione. Il CASVA è un istituto culturale del Comune di Milano che il prossimo anno aprirà la sua nuova sede all’interno dell’ex mercato al QT8. Un nuovo centro di studi inerenti all’architettura, al design, alla grafica e alle arti visive, che mette in valore e promuove il suo patrimonio attraverso mostre, pubblicazioni e eventi culturali.

Futuro anteriore.- Casva cabinet of design thinking. Affioramenti dagli archivi del progetto di Milano/Finds from the Milan Project Archives

G. Bosoni;M. Brenna;F. Picchi
2024-01-01

Abstract

CASVA, the archive of 20th-century design and architecture, is a place of fascinating materiality. Its documentary heritages include: drawings, objects, models and prototypes. Those materials are stored in folders, binders, cardboard tubes, boxes, shelves and drawers. Ideas, projects, achievements, dreams, challenges and utopias are indexed and organized in order to be available to everyone. The archive is ready to come out of Castello Sforzesco’s dungeons. It will soon get a new place in the former municipal market in the heart of QT8, an experimental district of the modern city designed by Piero Bottoni for the 8th Milan Triennale in 1947. Nowadays this district is a reference model for postwar European urban and architectural culture. The market, designed by the municipal engineering office (Eng. Carlo Aitelli) is based on an original project by Bottoni. It is, along with Vico Magistretti’s church and Mario Tedeschi and Arrigo Arrighetti’s elementary school, the only completed plan for the QT8’s Civic Center ever realized. In this place context, container and content of the archives find perfect synergy. In QT8, CASVA is meant to be a new cultural hub that keeps and makes accessible the constantly evolving archives of architects and designers. FUTURO ANTERIORE. The main conjugation of archives is the future perfect: they witness the past to model the future. The CASVA exhibition at Fabrica del Vapore conveys the fascination of its main characters by offering evocative materials of their worlds. The archive of CASVA wants to promote the variety of its heritages through a selection of pieces on display for the national and international public during design week. Cabinet of design thinking. The archive meets the needs of a diverse audience: not only historians, but also curators, researchers, enthusiasts and curious people. Thanks to this exhibition we are led to rethink about the role of the archive that evolves with and opens to our society via publications and cultural events.
2024
Il CASVA, archivio di design e architettura del ‘900, è luogo di intrigante materialità. I suoi patrimoni documentali sono disegni, oggetti, modelli, prototipi conservati in carpette, faldoni, tubi, scatole, scaffali e cassettiere ricolmi di idee, progetti, realizzazioni o sogni, provocazioni o utopia, indicizzati e organizzati affinché il loro sapere sia sempre a disposizione di tutti. Un archivio pronto a uscire dalle segrete del Castello Sforzesco per prendere presto posto nella nuova sede dell’Istituto, l’ex mercato comunale nel cuore del QT8, quartiere sperimentale della città moderna, progettato da Piero Bottoni in occasione dell’VIII Triennale di Milano del 1947, oggi modello di riferimento per la cultura urbanistica e architettonica europea del dopoguerra. Il mercato, disegnato dall’Ufficio tecnico comunale (Ing. Carlo Aitelli), su un progetto originario di Bottoni, insieme alla chiesa di Vico Magistretti con Mario Tedeschi e alla scuola elementare di Arrigo Arrighetti sono gli unici progetti compiuti di un Centro Civico del QT8 mai realizzato. In questo luogo simbolo della Milano novecentesca contesto, contenitore e contenuto dei fondi che l’archivio conserva trovano qui perfetta sinergia. In questo contesto il CASVA si propone come nuovo polo culturale che custodisce, rendendoli accessibili e consultabili, gli archivi professionali di architetti e designer in continuo divenire. Il tempo degli archivi ha una principale coniugazione: il futuro anteriore. Così si declina il tempo dell'archivio perché il suo esistere e la sua operatività fissano l'anteriorità temporale di un evento rispetto al futuro. Sono molte le esperienze messe in atto fino ad ora per superare la seduzione dell’apparenza e portarci ad imparare dalle cose. Con questi propositi la mostra del CASVA alla Fabbrica del Vapore trasmette il fascino dei suoi protagonisti proponendo materiali evocativi dei loro mondi. L’archivio CASVA in occasione della settimana del design vuole presentare al pubblico milanese, nazionale e internazionale che partecipa alla settimana dedicata al design contemporaneo una selezione di oggetti che rappresentino la varietà e la pluralità dei suoi patrimoni. Cabinet of design thinking. L'archivio è luogo circoscritto e organizzato che accoglie studiosi e ricercatori ma che sa anche aprirsi ai cittadini, adattando il suo atteggiamento conservatore alle domande di un pubblico che è cambiato: non solo storici, ma curatori, ricercatori, appassionati, curiosi che a vario titolo interrogano i documenti. Riflettere sulle collezioni del CASVA in una mostra significa riflettere sul ruolo dell’archivio come istituzione culturale, un ruolo che cambia come cambia la società a cui si rivolge, e soprattutto sul ruolo che le esposizioni possono avere all’interno dell’attività di promozione e ricerca di un istituto nato in origine esclusivamente per conservare, che oggi è pronto a svolgere il suo ruolo civile quale luogo di sperimentazione, laboratorio di idee e di valorizzazione, ricerca, formazione. Il CASVA è un istituto culturale del Comune di Milano che il prossimo anno aprirà la sua nuova sede all’interno dell’ex mercato al QT8. Un nuovo centro di studi inerenti all’architettura, al design, alla grafica e alle arti visive, che mette in valore e promuove il suo patrimonio attraverso mostre, pubblicazioni e eventi culturali.
CASVA, ARCHIVIO, MOSTRA
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