In uno scenario di crescente complessità e instabilità sociale, le periferie urbane di edilizia residenziale pubblica sono da tempo contesti di concentrazione di problematiche di natura differente. La mancanza di investimento e di visione su questi territori ha radicato una pluralità di situazioni di abitare incerto, difettive sul piano dei diritti e diversificate su quello dei bisogni. Una condizione strutturale di “vuoto abitato” del patrimonio ERP che fatica ad essere assunta come tema di progetto urbano nei programmi di rigenerazione integrata. A partire dalla riflessione intorno ad alcuni casi recenti di riqualificazione di comparti ERP che hanno riproposto la soluzione dell’abbattimento del patrimonio, il paper propone una riflessione intorno al concetto di vuoto come categoria critica del governo urbano la cui applicazione può creare cortocircuiti in contesti di abitare fragile sottoposti a trasformazione. La propensione dell’intervento sull’ERP verso dispositivi e modalità di intervento declinate esclusivamente su aspetti patrimoniali interpreta il vuoto come problema edilizio, amplificando il divario tra intervento urbanistico e sociale e aprendo al rischio di svalutazione, erosione e trasformazione dell’offerta abitativa pubblica. Processi che reiterando una visione del patrimonio come “spazio vuoto” mancando una riflessione sul ruolo dell’ERP come politica di welfare abitativo.
Il vuoto abitato. La tensione tra urbanistica e welfare nella gestione delle politiche di riqualificazione urbana di contesti marginali
Alice Ranzini
2024-01-01
Abstract
In uno scenario di crescente complessità e instabilità sociale, le periferie urbane di edilizia residenziale pubblica sono da tempo contesti di concentrazione di problematiche di natura differente. La mancanza di investimento e di visione su questi territori ha radicato una pluralità di situazioni di abitare incerto, difettive sul piano dei diritti e diversificate su quello dei bisogni. Una condizione strutturale di “vuoto abitato” del patrimonio ERP che fatica ad essere assunta come tema di progetto urbano nei programmi di rigenerazione integrata. A partire dalla riflessione intorno ad alcuni casi recenti di riqualificazione di comparti ERP che hanno riproposto la soluzione dell’abbattimento del patrimonio, il paper propone una riflessione intorno al concetto di vuoto come categoria critica del governo urbano la cui applicazione può creare cortocircuiti in contesti di abitare fragile sottoposti a trasformazione. La propensione dell’intervento sull’ERP verso dispositivi e modalità di intervento declinate esclusivamente su aspetti patrimoniali interpreta il vuoto come problema edilizio, amplificando il divario tra intervento urbanistico e sociale e aprendo al rischio di svalutazione, erosione e trasformazione dell’offerta abitativa pubblica. Processi che reiterando una visione del patrimonio come “spazio vuoto” mancando una riflessione sul ruolo dell’ERP come politica di welfare abitativo.| File | Dimensione | Formato | |
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