Putting on a map the whole forms given by humans to plant communities, the result would be a planisphere with a extremely rich geography. The mappae mundi, however, would present some terrae incognitae: white spots, whose existence is hypothesized but its content is not yet known. They would not be located only in the most remote corners of the planet, but on the contrary, they could be closer than we thought, since nature itself has become a hybrid entity, mixing itself with artifice. The article deals with issues such as the application of mycelium-based materials in the building sector, the management of wastewater through the use of cactaceae, marine agriculture. Food for thought on future's natural capital and ecologies, on new ways of using plants in design, based on principles of ecological coexistence and habitat rehabilitation logics.

Se mettessimo su una mappa tutte le forme date finora dall’uomo alle comunità vegetali ne uscirebbe un planisfero dalla geografia ricchissima. Le mappae mundi, presenterebbero però delle terrae incognitae: macchie bianche, di cui se ne ipotizza l’esistenza ma non se ne conosce ancora il contenuto. Esse non risiederebbero solamente negli angoli più remoti del pianeta, ma al contrario, potrebbero essere più vicine di quanto pensassimo, poiché la natura stessa è divenuta un’entità ibrida, mescolandosi con l’artificio. L’articolo affronta tematiche quali l’applicazione di materiali a base di micelio nel mondo delle costruzioni, la gestione delle acque reflue tramite l’utilizzo di catctacee, l’agricoltura marina. Spunti di riflessione sul modo di gestire il capitale naturale e le ecologie del futuro, attraverso modi nuovi di utilizzare le piante nel progetto, secondo principi di coesistenza ecologica e logiche di risanamento dell’habitat.

Hic sunt leones. Nuove frontiere per le comunità vegetali

Federico Di Cosmo
2023-01-01

Abstract

Putting on a map the whole forms given by humans to plant communities, the result would be a planisphere with a extremely rich geography. The mappae mundi, however, would present some terrae incognitae: white spots, whose existence is hypothesized but its content is not yet known. They would not be located only in the most remote corners of the planet, but on the contrary, they could be closer than we thought, since nature itself has become a hybrid entity, mixing itself with artifice. The article deals with issues such as the application of mycelium-based materials in the building sector, the management of wastewater through the use of cactaceae, marine agriculture. Food for thought on future's natural capital and ecologies, on new ways of using plants in design, based on principles of ecological coexistence and habitat rehabilitation logics.
2023
Se mettessimo su una mappa tutte le forme date finora dall’uomo alle comunità vegetali ne uscirebbe un planisfero dalla geografia ricchissima. Le mappae mundi, presenterebbero però delle terrae incognitae: macchie bianche, di cui se ne ipotizza l’esistenza ma non se ne conosce ancora il contenuto. Esse non risiederebbero solamente negli angoli più remoti del pianeta, ma al contrario, potrebbero essere più vicine di quanto pensassimo, poiché la natura stessa è divenuta un’entità ibrida, mescolandosi con l’artificio. L’articolo affronta tematiche quali l’applicazione di materiali a base di micelio nel mondo delle costruzioni, la gestione delle acque reflue tramite l’utilizzo di catctacee, l’agricoltura marina. Spunti di riflessione sul modo di gestire il capitale naturale e le ecologie del futuro, attraverso modi nuovi di utilizzare le piante nel progetto, secondo principi di coesistenza ecologica e logiche di risanamento dell’habitat.
Future ecologies, New landscape for living, Mycelium-based materials, Sea farming, Drought fight-ing
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