Il progetto per la Scuola Media “Fedele Romani”, sita a Roseto degli Abruzzi (TE), è risultato vincitore del concorso di progettazione in due gradi finalizzato, nell’ambito della Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, all’individuazione delle migliori proposte progettuali per ciascuna delle 212 aree individuate (CIG 929086150A, Codice 2° grado A0V3N6RA). L’oggetto dell’intervento ambisce a sostituire l’edificio scolastico esistente utilizzando innovativi sistemi tecnologici per creare un nuovo polo scolastico, atletico e sociale per la comunità locale. La composizione volumetrica del nuovo intervento si pone in stretta relazione con il contesto territoriale in cui si posiziona: i tre volumi dalla forma quadrata del nuovo complesso scolastico si articolano lungo un asse rettilineo di collegamento, che richiama l’asse della città di Roseto su cui si innestano i lotti regolari e le passerelle che conducono al mare tra l’infilata delle cabine. Il progetto è il risultato di un processo di progettazione integrata che ha permesso di valutare contemporaneamente ogni aspetto dell’opera e di rendere possibili soluzioni all’avanguardia. Il nuovo edificio sarà caratterizzato da una elevatissima prestazione energetica che sarà raggiunta grazie a soluzioni di tipo passivo e sfruttamento delle risorse naturali disponibili in sito, quali geotermia ed energia solare, a cui sarà abbinata una grande attenzione per la minimizzazione dei fabbisogni energetici. La Scuola, infatti, produce più energia di quanta ne consuma e anticipa la transizione ecologica, in virtù della quale tutti gli edifici dovranno diventare produttori netti di energia. Ciò è ottenuto combinando soluzioni passive e attive. I componenti presentano trasmittanze molto basse mentre gli involucri opachi e i tetti, leggeri ma con elevata inerzia, riescono a smorzare l’onda termica. L’orientamento, gli aggetti e le schermature sono ottimizzati in funzione dei percorsi solari e permettono di minimizzare i fenomeni di abbagliamento e i carichi termici. La ventilazione naturale per effetto camino viene sfruttata grazie alle corti. La riduzione dei carichi termici permette di minimizzare la potenza dei generatori, con una riduzione del 60% dei fabbisogni rispetto all’edificio di riferimento, e garantisce fabbisogni globali di energia primaria inferiori a 100 kWh/(anno m2). Il consumo di energia primaria EPgl,tot è di oltre il 55% inferiore alla soglia fissata per gli i requisiti degli edifici nZEB (EPgl,tot, lim) mentre l’EPgl,nren è inferiore dell’88%. Il fotovoltaico (220 kWp) genera, su base annua, circa 250.000 kWh superando i fabbisogni richiesti dall’edificio, rendendo la scuola un edificio largamente attivo. Uno studio approfondito sulla contemporaneità tra produzione ed uso dell’energia suggerisce un sistema di accumulo a batterie per i cicli di breve durata ed uno di produzione di idrogeno integrato da fuelcell/microcogenerazione per i cicli più lunghi. L’impiantistica della nuova Scuola è tale da garantire un comfort ottimale e un controllo distinto per ogni singolo spazio attraverso un BMS auto adattivo; così, il nuovo edificio è in grado di raggiungere un punteggio che permette di ottenere la certificazione LEED Platinum. Inoltre, la sostenibilità ambientale è il filo conduttore del progetto ed è perseguita attraverso l’utilizzo di legno microlamellare per le strutture, proveniente da filiera di origine locale e certificato PEFC, e di materiali come l’isolante in fibra di canapa ad elevate prestazioni termoacustiche ed inerzia e con una bassa energia incorporata, completamente rinnovabile e recuperabile, poiché utilizzata in una struttura completamente a secco. Tale strategia garantisce anche la completa disassemblabilità dei componenti edilizi.

Nuova costruzione mediante sostituzione edilizia della Scuola Media “Fedele Romani” di Roseto degli Abruzzi

P. Oliaro;A. Cariboni;
2023-01-01

Abstract

Il progetto per la Scuola Media “Fedele Romani”, sita a Roseto degli Abruzzi (TE), è risultato vincitore del concorso di progettazione in due gradi finalizzato, nell’ambito della Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, all’individuazione delle migliori proposte progettuali per ciascuna delle 212 aree individuate (CIG 929086150A, Codice 2° grado A0V3N6RA). L’oggetto dell’intervento ambisce a sostituire l’edificio scolastico esistente utilizzando innovativi sistemi tecnologici per creare un nuovo polo scolastico, atletico e sociale per la comunità locale. La composizione volumetrica del nuovo intervento si pone in stretta relazione con il contesto territoriale in cui si posiziona: i tre volumi dalla forma quadrata del nuovo complesso scolastico si articolano lungo un asse rettilineo di collegamento, che richiama l’asse della città di Roseto su cui si innestano i lotti regolari e le passerelle che conducono al mare tra l’infilata delle cabine. Il progetto è il risultato di un processo di progettazione integrata che ha permesso di valutare contemporaneamente ogni aspetto dell’opera e di rendere possibili soluzioni all’avanguardia. Il nuovo edificio sarà caratterizzato da una elevatissima prestazione energetica che sarà raggiunta grazie a soluzioni di tipo passivo e sfruttamento delle risorse naturali disponibili in sito, quali geotermia ed energia solare, a cui sarà abbinata una grande attenzione per la minimizzazione dei fabbisogni energetici. La Scuola, infatti, produce più energia di quanta ne consuma e anticipa la transizione ecologica, in virtù della quale tutti gli edifici dovranno diventare produttori netti di energia. Ciò è ottenuto combinando soluzioni passive e attive. I componenti presentano trasmittanze molto basse mentre gli involucri opachi e i tetti, leggeri ma con elevata inerzia, riescono a smorzare l’onda termica. L’orientamento, gli aggetti e le schermature sono ottimizzati in funzione dei percorsi solari e permettono di minimizzare i fenomeni di abbagliamento e i carichi termici. La ventilazione naturale per effetto camino viene sfruttata grazie alle corti. La riduzione dei carichi termici permette di minimizzare la potenza dei generatori, con una riduzione del 60% dei fabbisogni rispetto all’edificio di riferimento, e garantisce fabbisogni globali di energia primaria inferiori a 100 kWh/(anno m2). Il consumo di energia primaria EPgl,tot è di oltre il 55% inferiore alla soglia fissata per gli i requisiti degli edifici nZEB (EPgl,tot, lim) mentre l’EPgl,nren è inferiore dell’88%. Il fotovoltaico (220 kWp) genera, su base annua, circa 250.000 kWh superando i fabbisogni richiesti dall’edificio, rendendo la scuola un edificio largamente attivo. Uno studio approfondito sulla contemporaneità tra produzione ed uso dell’energia suggerisce un sistema di accumulo a batterie per i cicli di breve durata ed uno di produzione di idrogeno integrato da fuelcell/microcogenerazione per i cicli più lunghi. L’impiantistica della nuova Scuola è tale da garantire un comfort ottimale e un controllo distinto per ogni singolo spazio attraverso un BMS auto adattivo; così, il nuovo edificio è in grado di raggiungere un punteggio che permette di ottenere la certificazione LEED Platinum. Inoltre, la sostenibilità ambientale è il filo conduttore del progetto ed è perseguita attraverso l’utilizzo di legno microlamellare per le strutture, proveniente da filiera di origine locale e certificato PEFC, e di materiali come l’isolante in fibra di canapa ad elevate prestazioni termoacustiche ed inerzia e con una bassa energia incorporata, completamente rinnovabile e recuperabile, poiché utilizzata in una struttura completamente a secco. Tale strategia garantisce anche la completa disassemblabilità dei componenti edilizi.
2023
Progettazione integrata, Edificio attivo, Geotermia, Energia solare, Idrogeno, BMS auto adattivo, LEED Platinum
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