La parola “dispositivo” si può considerare ormai parte integrante del vocabolario architettonico per identificare progetti alle diverse scale e in differenti contesti di intervento, accomunati dall’essere architetture attive e non esclusivamente rappresentative. La figura del dispositivo è intesa come una caratteristica dello spazio che per il suo essere dinamica e per l’interazione che scaturisce con l’utente è in grado di ottenere la massima “polivalenza” dell’ambiente in cui si colloca attraverso una molteplicità di azioni. Le riflessioni in questo libro nascono dal desiderio di delineare alcuni indirizzi progettuali che rispondano alla richiesta di una diversa interpretazione dell’architettura della casa e dei suoi spazi interni, in linea con i cambiamenti sociali ed economici in atto.
Dispositivi e architettura. Lo spazio dinamico dell'abitare
michela bassanelli
2024-01-01
Abstract
La parola “dispositivo” si può considerare ormai parte integrante del vocabolario architettonico per identificare progetti alle diverse scale e in differenti contesti di intervento, accomunati dall’essere architetture attive e non esclusivamente rappresentative. La figura del dispositivo è intesa come una caratteristica dello spazio che per il suo essere dinamica e per l’interazione che scaturisce con l’utente è in grado di ottenere la massima “polivalenza” dell’ambiente in cui si colloca attraverso una molteplicità di azioni. Le riflessioni in questo libro nascono dal desiderio di delineare alcuni indirizzi progettuali che rispondano alla richiesta di una diversa interpretazione dell’architettura della casa e dei suoi spazi interni, in linea con i cambiamenti sociali ed economici in atto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.