Introduzione. La Conferenza Mondiale sull'Assistenza Sanitaria di Base svoltasi ad Astana nell’Ottobre 2023, sponsorizzata da OMS e UNICEF, ha ribadito l'importanza di un'assistenza primaria integrata, coinvolgendo diverse professioni per le necessità della comunità. Secondo il report World Health Statistics 2023 dell'OMS, le malattie croniche non trasmissibili costituiranno l'86% dei decessi entro il 2050. In Italia, seguendo il PNRR del 2021 e il Decreto Ministeriale 77/22, sono stati sviluppati modelliper l'assistenza territoriale, promuovendo una gestione integrata del paziente cronico e una migliore integrazione con le strutture ospedaliere attraverso le Case diComunità. In Europa, modelli consolidati di Assistenza Primaria si basano su equipe multidisciplinari. Questo studio confronta i sistemi di cinque realtà diverse: l'ATS diBergamo (Italia), l'AVIQ della Regione Vallonia (Belgio) , il SAS a Siviglia (Spagna), l'ACES di Lisbona (Portogallo) e l'NHS del Nord Ovest di Londra (Regno Unito).Contenuti Secondo i dati estrapolati (tab.1), solo Belgio e Portogallo presentano almeno un medico di famiglia ogni 1000 assistiti, con la migliore copertura universale per le malattie croniche non trasmissibili, in linea con il sotto indicatore dell’ UHC Service Coverage index per L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 3.8.1 . L'Italia presentala minore probabilità di ammalarsi di patologie croniche, eccezion fatta per l'ipertensione arteriosa. I principali fattori di rischio associati invece sono diversamente distribuiti nei 5 paesi. Nell'ATS Bergamo, ad oggi si contano 17 Case di Comunità attive, con i servizi previsti dal DM 77 in avvio graduale e progressivo. La figura chiave per la presa in carico dei bisogni del paziente cronico è l'infermiere di famiglia e di comunità (IFeC), che gioca un ruolo chiave nel controllo dei fattori di rischio e nell'educazione dell’assistito. I medici ad oggi rimangono principalmente impegnati nei loro ambulatori. A Luglio 2022 a Bergamo è stato avviato il progetto Ambulatori Diffusi, con visite fuori orario a pazienti privi di medico di famiglia, retribuite per prestazione. Al 2023, 125 medici sono stati coinvolti in questo progetto, coadiuvati da 245farmacie nella fase di prenotazione e dalle case di comunità nella fase di prenotazione e visita del paziente, tutelando una larga fascia di pazienti cronici orfani diMMG. Nel Regno Unito, la carenza di medici di medicina generale nel Nord Ovest di Londra è mitigata dall'integrazione di altre figure come le farmacie di comunità, che gestiscono patologie come l'ipertensione e programmi per l'obesità, oltre a poter prescrivere farmaci all’interno di progetti pilota. Mentre l’infermiere che prescrive ègià un realtà consolidata. In Andalusia, il sistema sanitario ha valorizzato il ruolo dei medici di famiglia e degli infermieri specializzati nelle équipe di Assistenza Primaria, implementando un Piano d'Azione Personalizzato che ottimizzi le risorse sanitarie e coinvolga attivamente i pazienti nel processo decisionale. A Lisbona, le Unità diSalute Familiare con micro-team di medici, infermieri e segretari clinici seguono strategie specifiche per gestire patologie croniche, motivate da incentivi salariali e di risorse per le singole cliniche. In Vallonia, infine, per il trattamento del diabete esiste un percorso sulla base di un contratto che coinvolge il paziente, il medico di famiglia e altri specialisti, offrendo vantaggi quali il rimborso delle spese mediche per pazienti che soddisfano determinati requisiti. Conclusioni. Emergono in tutti i modelli lacune nella diagnosi delle malattie polmonari croniche tramite spirometria e nell’ammodernamento della telemedicina, cruciale permonitorare i pazienti cronici. Con la prospettiva di una futura carenza di medici, l'integrazione delle cure diventa prioritaria. In Italia, la difficoltà attuale di engagement dei medici di famiglia nelle Case di Comunità, potrebbe limitare una corretta integrazione Ospedale-Territorio.

Analisi Comparativa dei Modelli di Assistenza Primaria per la Gestione Integrata del Paziente Cronico in Italia, Belgio, Spagna, Portogallo e Regno Unito

S. Capolongo;C. Signorelli
2024-01-01

Abstract

Introduzione. La Conferenza Mondiale sull'Assistenza Sanitaria di Base svoltasi ad Astana nell’Ottobre 2023, sponsorizzata da OMS e UNICEF, ha ribadito l'importanza di un'assistenza primaria integrata, coinvolgendo diverse professioni per le necessità della comunità. Secondo il report World Health Statistics 2023 dell'OMS, le malattie croniche non trasmissibili costituiranno l'86% dei decessi entro il 2050. In Italia, seguendo il PNRR del 2021 e il Decreto Ministeriale 77/22, sono stati sviluppati modelliper l'assistenza territoriale, promuovendo una gestione integrata del paziente cronico e una migliore integrazione con le strutture ospedaliere attraverso le Case diComunità. In Europa, modelli consolidati di Assistenza Primaria si basano su equipe multidisciplinari. Questo studio confronta i sistemi di cinque realtà diverse: l'ATS diBergamo (Italia), l'AVIQ della Regione Vallonia (Belgio) , il SAS a Siviglia (Spagna), l'ACES di Lisbona (Portogallo) e l'NHS del Nord Ovest di Londra (Regno Unito).Contenuti Secondo i dati estrapolati (tab.1), solo Belgio e Portogallo presentano almeno un medico di famiglia ogni 1000 assistiti, con la migliore copertura universale per le malattie croniche non trasmissibili, in linea con il sotto indicatore dell’ UHC Service Coverage index per L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 3.8.1 . L'Italia presentala minore probabilità di ammalarsi di patologie croniche, eccezion fatta per l'ipertensione arteriosa. I principali fattori di rischio associati invece sono diversamente distribuiti nei 5 paesi. Nell'ATS Bergamo, ad oggi si contano 17 Case di Comunità attive, con i servizi previsti dal DM 77 in avvio graduale e progressivo. La figura chiave per la presa in carico dei bisogni del paziente cronico è l'infermiere di famiglia e di comunità (IFeC), che gioca un ruolo chiave nel controllo dei fattori di rischio e nell'educazione dell’assistito. I medici ad oggi rimangono principalmente impegnati nei loro ambulatori. A Luglio 2022 a Bergamo è stato avviato il progetto Ambulatori Diffusi, con visite fuori orario a pazienti privi di medico di famiglia, retribuite per prestazione. Al 2023, 125 medici sono stati coinvolti in questo progetto, coadiuvati da 245farmacie nella fase di prenotazione e dalle case di comunità nella fase di prenotazione e visita del paziente, tutelando una larga fascia di pazienti cronici orfani diMMG. Nel Regno Unito, la carenza di medici di medicina generale nel Nord Ovest di Londra è mitigata dall'integrazione di altre figure come le farmacie di comunità, che gestiscono patologie come l'ipertensione e programmi per l'obesità, oltre a poter prescrivere farmaci all’interno di progetti pilota. Mentre l’infermiere che prescrive ègià un realtà consolidata. In Andalusia, il sistema sanitario ha valorizzato il ruolo dei medici di famiglia e degli infermieri specializzati nelle équipe di Assistenza Primaria, implementando un Piano d'Azione Personalizzato che ottimizzi le risorse sanitarie e coinvolga attivamente i pazienti nel processo decisionale. A Lisbona, le Unità diSalute Familiare con micro-team di medici, infermieri e segretari clinici seguono strategie specifiche per gestire patologie croniche, motivate da incentivi salariali e di risorse per le singole cliniche. In Vallonia, infine, per il trattamento del diabete esiste un percorso sulla base di un contratto che coinvolge il paziente, il medico di famiglia e altri specialisti, offrendo vantaggi quali il rimborso delle spese mediche per pazienti che soddisfano determinati requisiti. Conclusioni. Emergono in tutti i modelli lacune nella diagnosi delle malattie polmonari croniche tramite spirometria e nell’ammodernamento della telemedicina, cruciale permonitorare i pazienti cronici. Con la prospettiva di una futura carenza di medici, l'integrazione delle cure diventa prioritaria. In Italia, la difficoltà attuale di engagement dei medici di famiglia nelle Case di Comunità, potrebbe limitare una corretta integrazione Ospedale-Territorio.
2024
Modelli organizzativi e gestionali dei servizi sanitari e dell’assistenza , Modelli organizzativi ospedale-territorio ,Organizzazione clinico assistenziale , PNRR.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1266624
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