I territori montani, aree interne del territorio italiano, sono posti oggi al centro di un fervente dibattito pubblico e accademico, il quale ne riconosce i valori intrinsechi e discute sulle necessarie trasformazioni dello spazio antropico. Operare in tali contesti, un tempo esiliati ai margini delle politiche, significa definire e attivare tatti-che rigenerative in grado di mettere a sistema progetti di trasformazione che operino sui patrimoni, nei quali il ruolo dell’architettura può assumere un rinnovato valore rispetto alle mutanti condizioni della contemporaneità. La montagna diventa il territorio della sperimentazione: luoghi il cui addomesticamento è stato l’esito di un at-tento lavoro sociale e umano e in cui le comunità hanno infuso valori identitari specifici, sono divenuti nel secolo scorso il paradigma della marginalità e dell’abbando-no. Tali fenomeni hanno messo in rapida crisi la longue durée dei processi epocali, trasformando le montagne in territorio di ‘scarto’. L’obiettivo della presente riflessione eleva il progetto archi-tettonico a condizione capace di (ri)attivare i valori cultu-rali dei fragili contesti montani e, al contempo, di mettere a sistema ragionamenti pedagogici per il futuro. Con uno sguardo particolare alle Alpi si evidenzia come il paesag-gio culturale alpino è determinato da una realtà articolata e transfrontaliera, dove una congerie stratificata di segni, tracce, manufatti, comunità si ibrida nella complessità. Occorre comprendere e sistematizzare quali siano i va-lori e i materiali latenti da cui partire, i quali successiva-mente andranno interpretati, ordinati, riformulati. Attra-verso un’opera di selezione si giunge alla costruzione di una cornice concettuale e operativa, entro la quale emerge una rete di linee guida, caratteri, operazioni e materiali utili per agire. Sostenendo l’operabilità della trasformazione nella frontiera dell’innovazione si ripensa al ruolo degli strumenti della disciplina architettonica, in grado di valorizzare il patrimonio culturale e marcare la centralità delle comunità che li (re)insediano.

Architettura in salita. Tattiche trasformative per le terre alte

Alisia Tognon
2022-01-01

Abstract

I territori montani, aree interne del territorio italiano, sono posti oggi al centro di un fervente dibattito pubblico e accademico, il quale ne riconosce i valori intrinsechi e discute sulle necessarie trasformazioni dello spazio antropico. Operare in tali contesti, un tempo esiliati ai margini delle politiche, significa definire e attivare tatti-che rigenerative in grado di mettere a sistema progetti di trasformazione che operino sui patrimoni, nei quali il ruolo dell’architettura può assumere un rinnovato valore rispetto alle mutanti condizioni della contemporaneità. La montagna diventa il territorio della sperimentazione: luoghi il cui addomesticamento è stato l’esito di un at-tento lavoro sociale e umano e in cui le comunità hanno infuso valori identitari specifici, sono divenuti nel secolo scorso il paradigma della marginalità e dell’abbando-no. Tali fenomeni hanno messo in rapida crisi la longue durée dei processi epocali, trasformando le montagne in territorio di ‘scarto’. L’obiettivo della presente riflessione eleva il progetto archi-tettonico a condizione capace di (ri)attivare i valori cultu-rali dei fragili contesti montani e, al contempo, di mettere a sistema ragionamenti pedagogici per il futuro. Con uno sguardo particolare alle Alpi si evidenzia come il paesag-gio culturale alpino è determinato da una realtà articolata e transfrontaliera, dove una congerie stratificata di segni, tracce, manufatti, comunità si ibrida nella complessità. Occorre comprendere e sistematizzare quali siano i va-lori e i materiali latenti da cui partire, i quali successiva-mente andranno interpretati, ordinati, riformulati. Attra-verso un’opera di selezione si giunge alla costruzione di una cornice concettuale e operativa, entro la quale emerge una rete di linee guida, caratteri, operazioni e materiali utili per agire. Sostenendo l’operabilità della trasformazione nella frontiera dell’innovazione si ripensa al ruolo degli strumenti della disciplina architettonica, in grado di valorizzare il patrimonio culturale e marcare la centralità delle comunità che li (re)insediano.
2022
TRANSIZIONI L’avvenire della didattica e della ricerca per il progetto di architettura
9791280379023
Resilienza, terre alte
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