L’edificio teatrale e la città, da sempre si sono contesi lo spettacolo, spartendoselo in svariati modi e con esiti formali diversi. A partire da questo presupposto il saggio descrive la relazione tra lo spazio virtuale della scena e lo spazio abitato, da quello urbano a quello domestico, partendo dal teatro delle origini, passando dalle esperienze di avanguardia e di ricerca del Novecento, fino a trarre alcune conclusioni in relazione alla condizione odierna. Condizione questa che ammette la fusione degli opposti, passando da un significato all’altro e da una scala all’altra secondo diversi livelli di percezione. È una nuova società quella che abita lo spazio odierno, capace di agire in modo più libero e aperto, entrando indifferentemente negli spazi immateriali della rete, come negli spazi costruiti della città. Una molteplicità di regie di singole scene, fanno della città un luogo complesso ed eterogeneo, multisensoriale ed esperienziale dove lo spettatore urbano si muove con il massimo grado di libertà, costruendo autonomamente i propri percorsi di senso e di narrazione. Ogni azione di questo diverso tipo di spettatore/cittadino diventa in queste nuove condizioni causa ed esito della trasformazione dello spazio, inteso sempre più come un vero e proprio palcoscenico globale.
Nel palcoscenico globale della città
pierluigi salvadeo
2023-01-01
Abstract
L’edificio teatrale e la città, da sempre si sono contesi lo spettacolo, spartendoselo in svariati modi e con esiti formali diversi. A partire da questo presupposto il saggio descrive la relazione tra lo spazio virtuale della scena e lo spazio abitato, da quello urbano a quello domestico, partendo dal teatro delle origini, passando dalle esperienze di avanguardia e di ricerca del Novecento, fino a trarre alcune conclusioni in relazione alla condizione odierna. Condizione questa che ammette la fusione degli opposti, passando da un significato all’altro e da una scala all’altra secondo diversi livelli di percezione. È una nuova società quella che abita lo spazio odierno, capace di agire in modo più libero e aperto, entrando indifferentemente negli spazi immateriali della rete, come negli spazi costruiti della città. Una molteplicità di regie di singole scene, fanno della città un luogo complesso ed eterogeneo, multisensoriale ed esperienziale dove lo spettatore urbano si muove con il massimo grado di libertà, costruendo autonomamente i propri percorsi di senso e di narrazione. Ogni azione di questo diverso tipo di spettatore/cittadino diventa in queste nuove condizioni causa ed esito della trasformazione dello spazio, inteso sempre più come un vero e proprio palcoscenico globale.File | Dimensione | Formato | |
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