“Le case che non crollano”. Cenni sull’architettura antisismica nelle pagine della rivista “Il Cemento”

“Houses that don’t collapse”. The engineer Arturo Danusso and anti-seismic architecture in the pages of the magazine “Il Cemento”. The essay analyzes the main writings of the engineer. Arturo Danusso on the effects of arthquakes and the possibility of creating aseismic architecture. Struck and disconcerted by the dramatic events that destroyed Messina and Reggio Calabria in 1908, for decades he was interested in physical and theoretical models for constructing safe buildings, mainly in reinforced concrete, publishing numerous essays, volumes and articles in multiple magazines, including “Il Cemento”, partially collected here in a final anthology. Without ever abandoning the principle of a construction science connected to intuition, he investigated the effects of earthquakes starting from damaged and destroyed buildings, seeking partial confirmation of the theories advanced with experimental verifications. To accompany the essay, a series of photographs by the author of the monuments and homes affected by the earthquake in Umbria in 2016 and of the “first” provisional safety works.

Il saggio analizza i principali scritti dell’ing. Arturo Danusso sugli effetti dei terremoti e sulla possibilità di realizzare architetture asismiche. Colpito e sconcertato dai drammatici eventi che distrussero Messina e Reggio Calabria nel 1908, per decenni egli si interessò ai modelli fisici e teorici per costruire edifici sicuri, principalmente in calcestruzzo armato, pubblicando numerosi saggi, volumi e articoli su molteplici riviste, tra cui “Il Cemento”, qui parzialmente raccolti in un’antologia conclusiva. Senza mai abbandonare il principio di una scienza delle costruzioni connessa all’intuito, egli indagò gli effetti delle scosse telluriche a partire dagli edifici lesionati e distrutti, cercandone parziale conferma delle teorie avanzate con verifiche sperimentali. A corredo del saggio, una serie di fotografie dell’autore dei monumenti e delle abitazioni colpite dal terremoto dell’Umbria nel 2016 e delle “prime” opere provvisionali di messa in sicurezza.