Dal latino caesura, ovvero ‘taglio’, da caedĕre, ‘tagliare’: il termine, che nella metrica classica indica una pausa ritmica all’interno del verso, si è ampiamente diffuso nel linguaggio architettonico per descrivere interruzioni di sistemi consolidati. Il contributo riflette sul significato architettonico del termine sotto la specifica lente della separazione inevitabilmente generata dall’infrastruttura ferroviaria: riscrivendo palinsesti urbani e paesaggi naturali, la ferrovia si inserisce nei contesti che attraversa ponendoli in collegamento sulla lunga distanza, ma allo stesso tempo, provocando una frattura alla scala ravvicinata dei luoghi, generando fragilità, criticità e rischi derivanti dall’interruzione di trasversalità naturali e antropiche. È interessante notare l’analogia etimologica con il termine rischio, che potrebbe derivare dal latino resecare, ovvero ‘tagliare’, che riconduce al termine cesura: “we may also think of the process of ‘cutting’ as a kind of division, which means that a given action may have both a positive and a negative outcome since the circumstances make them both possible, and therefore unsure.” (Chiffi, Chiodo, 2020). L’infrastruttura genera soluzioni di continuità nei territori che attraversa, ma si può riconoscere una doppia natura di criticità e potenzialità: oggi, il progetto architettonico, a partire da sistemi di fragilità generati dalla cesura, cerca di riconoscere i punti di forza latenti traducendoli in opportunità di rigenerazione, riscrittura dei luoghi.
Cesura
Beatrice Basile
2023-01-01
Abstract
Dal latino caesura, ovvero ‘taglio’, da caedĕre, ‘tagliare’: il termine, che nella metrica classica indica una pausa ritmica all’interno del verso, si è ampiamente diffuso nel linguaggio architettonico per descrivere interruzioni di sistemi consolidati. Il contributo riflette sul significato architettonico del termine sotto la specifica lente della separazione inevitabilmente generata dall’infrastruttura ferroviaria: riscrivendo palinsesti urbani e paesaggi naturali, la ferrovia si inserisce nei contesti che attraversa ponendoli in collegamento sulla lunga distanza, ma allo stesso tempo, provocando una frattura alla scala ravvicinata dei luoghi, generando fragilità, criticità e rischi derivanti dall’interruzione di trasversalità naturali e antropiche. È interessante notare l’analogia etimologica con il termine rischio, che potrebbe derivare dal latino resecare, ovvero ‘tagliare’, che riconduce al termine cesura: “we may also think of the process of ‘cutting’ as a kind of division, which means that a given action may have both a positive and a negative outcome since the circumstances make them both possible, and therefore unsure.” (Chiffi, Chiodo, 2020). L’infrastruttura genera soluzioni di continuità nei territori che attraversa, ma si può riconoscere una doppia natura di criticità e potenzialità: oggi, il progetto architettonico, a partire da sistemi di fragilità generati dalla cesura, cerca di riconoscere i punti di forza latenti traducendoli in opportunità di rigenerazione, riscrittura dei luoghi.File | Dimensione | Formato | |
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