Disegnare la transizione ecologica attraverso scale e discipline. Infrastrutture adattative e il caso della costa leccese

La relazione tra territorio costiero e mutamenti climatici ci sembra rappresentare uno dei temi architettonici di maggior rilievo per il nostro futuro e per sperimentare le politiche generali di “transizione ecologica” nei territori locali. Questa ipotesi di lavoro è riferita ai territori costieri mediterranei che sono i più esposti agli effetti dei cambiamenti climatici - il Mediterraneo viene definito un hotspot 2a livello globale poiché manifesta un segnale di cambiamento più ampio di quello medio dell’intero pianeta - e alla pressione antropica. Come può la messa in sicurezza del territorio costiero, rispetto ai temi urgenti imposti dal cambiamento climatico, fare leva su azioni puntuali e un progetto incrementale di rigenerazione/manutenzione delle infrastrutture ordinarie? Le fragilità su cui poniamo attenzione trovano sede nella prima linea di costa, attraversata dalla strada litoranea. L’approfondimento del caso studio della costa leccese, che attraverso un processo virtuoso di piani, progetti e azioni, tenta di spazializzare gli obiettivi di sostenibilità, ci porta a sollevare domande e questioni morali più ampie rispetto al tempo della “transizione ecologica”.