La congiuntura storica segnata dalla pandemia di covid-19 e dall’aggravarsi della catastrofe ecologica rappresenta, per le comunità urbane, un’opportunità di riflessione sui valori che animano l’urbanistica – e, di riflesso, sul ruolo della partecipazione all’interno dei processi di pianificazione. Se la rilevanza che negli ultimi decenni le pratiche collaborative hanno assunto, sul piano istituzionale, accademico e professionale è pressoché indiscussa, oggi si avverte la forte necessità di riconsiderare le radici e le forme dell’agire collettivo. Che cosa significa, dunque, ripensare la partecipazione, l’engagement, in spazi urbani in cui spinte antagonistiche e reti d’integrazione convivono – intrecciate le une alle altre? In che modo è possibile (ri)contestualizzare i valori costituenti delle pratiche partecipative, “risignificare” la partecipazione stessa? E soprattutto, come superare i rischi della depoliticizzazione – ampiamente esplorati dalla letteratura? L'articolo prende le mosse da un’introduzione teorica incentrata sull’esplorazione di tre (possibili) prospettive di rilancio dei valori e delle forme della partecipazione, alla quale fa seguito un approfondimento empirico. Il caso dell’Off Campus milanese di Nolo offre preziosi elementi di riflessione circa le potenzialità di pratiche di engagement radicate nel territorio, innovative e (autenticamente) trans-attive.
Ripensare la partecipazione. Nuove forme di engagement fra conoscenza, consapevolezza e riflessività
Ruggero Signoroni
2023-01-01
Abstract
La congiuntura storica segnata dalla pandemia di covid-19 e dall’aggravarsi della catastrofe ecologica rappresenta, per le comunità urbane, un’opportunità di riflessione sui valori che animano l’urbanistica – e, di riflesso, sul ruolo della partecipazione all’interno dei processi di pianificazione. Se la rilevanza che negli ultimi decenni le pratiche collaborative hanno assunto, sul piano istituzionale, accademico e professionale è pressoché indiscussa, oggi si avverte la forte necessità di riconsiderare le radici e le forme dell’agire collettivo. Che cosa significa, dunque, ripensare la partecipazione, l’engagement, in spazi urbani in cui spinte antagonistiche e reti d’integrazione convivono – intrecciate le une alle altre? In che modo è possibile (ri)contestualizzare i valori costituenti delle pratiche partecipative, “risignificare” la partecipazione stessa? E soprattutto, come superare i rischi della depoliticizzazione – ampiamente esplorati dalla letteratura? L'articolo prende le mosse da un’introduzione teorica incentrata sull’esplorazione di tre (possibili) prospettive di rilancio dei valori e delle forme della partecipazione, alla quale fa seguito un approfondimento empirico. Il caso dell’Off Campus milanese di Nolo offre preziosi elementi di riflessione circa le potenzialità di pratiche di engagement radicate nel territorio, innovative e (autenticamente) trans-attive.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
10_Ruggero Signoroni.pdf
Accesso riservato
Descrizione: Ripensare la partecipazione. Nuove forme di engagement fra conoscenza, consapevolezza e riflessività
:
Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione
267.28 kB
Formato
Adobe PDF
|
267.28 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.