Il saggio si propone di analizzare la città di Delhi prima e dopo l’indipendenza, focalizzandosi in particolare sui rapporti che si sono instaurati tra la capitale, il potere e l’identità della nazione indiana. Delhi è città particolarmente complessa perché formata da nuclei urbani autonomi e preesistenti diversi nelle origini, saldati e rifusi nel tempo, ma anche sottoposti a processi di sovrapposizione e riorganizzazione. A Delhi e in India, ma anche altrove, esiste sempre nella città un modo di esprimersi e di rappresentarsi delle forme del potere, gli agglomerati urbani e l’architettura sono spesso stati visti come strumento per esaltare la potenza dello Stato, dei governanti o delle famiglie più ricche: le città, o le parti urbane, infatti, riflettono in parte la “visione” delle strutture di potere. Solo “in parte” però, perché la purezza della visione, a contatto con la realtà, viene sempre contaminata, alle volte addirittura stravolta. Vanno infatti anche considerate quali sono state le resistenze alle visioni proposte dalle strutture di potere e quanto talvolta siano state le strutture di potere stesse a doversi/potersi adattare al disegno e alla logica delle emergenze urbane. Inoltre, è importante una riflessione più ampia riguardo alla natura dei poteri che segnano la storia della capitale; ai poteri politici ed economici, infatti, vanno affiancati poteri sottili, magari invisibili, che sono stati altrettanto capaci di modificare le forme urbane. Questo confronto tra la città del 1911 proposta dai colonialisti britannici e quella del 1962 proposta dalla nuova nazione indipendente non è mai stato affrontato, e invece crediamo che sia di grande importanza per ragionare su alcune questioni che riguardano l’architettura e l’urbanistica contemporanea indiana. Il testo si divide in tre parti: una premessa che introduce brevemente la città di Delhi a chi non la conoscesse, una parte che riguarda l’idea di città durante il periodo coloniale (1911), l’idea della capitale della nuova nazione indipendente (1962) e le conclusioni riguardo alle relazioni che si sono instaurate tra la città il potere e l’identità della nazione.
Delhi due idee di città: Territorio, potere, identità (Delhi: two ideas of the city, before and after independence. Territory, power and identity),
pilar guerrieri
2014-01-01
Abstract
Il saggio si propone di analizzare la città di Delhi prima e dopo l’indipendenza, focalizzandosi in particolare sui rapporti che si sono instaurati tra la capitale, il potere e l’identità della nazione indiana. Delhi è città particolarmente complessa perché formata da nuclei urbani autonomi e preesistenti diversi nelle origini, saldati e rifusi nel tempo, ma anche sottoposti a processi di sovrapposizione e riorganizzazione. A Delhi e in India, ma anche altrove, esiste sempre nella città un modo di esprimersi e di rappresentarsi delle forme del potere, gli agglomerati urbani e l’architettura sono spesso stati visti come strumento per esaltare la potenza dello Stato, dei governanti o delle famiglie più ricche: le città, o le parti urbane, infatti, riflettono in parte la “visione” delle strutture di potere. Solo “in parte” però, perché la purezza della visione, a contatto con la realtà, viene sempre contaminata, alle volte addirittura stravolta. Vanno infatti anche considerate quali sono state le resistenze alle visioni proposte dalle strutture di potere e quanto talvolta siano state le strutture di potere stesse a doversi/potersi adattare al disegno e alla logica delle emergenze urbane. Inoltre, è importante una riflessione più ampia riguardo alla natura dei poteri che segnano la storia della capitale; ai poteri politici ed economici, infatti, vanno affiancati poteri sottili, magari invisibili, che sono stati altrettanto capaci di modificare le forme urbane. Questo confronto tra la città del 1911 proposta dai colonialisti britannici e quella del 1962 proposta dalla nuova nazione indipendente non è mai stato affrontato, e invece crediamo che sia di grande importanza per ragionare su alcune questioni che riguardano l’architettura e l’urbanistica contemporanea indiana. Il testo si divide in tre parti: una premessa che introduce brevemente la città di Delhi a chi non la conoscesse, una parte che riguarda l’idea di città durante il periodo coloniale (1911), l’idea della capitale della nuova nazione indipendente (1962) e le conclusioni riguardo alle relazioni che si sono instaurate tra la città il potere e l’identità della nazione.File | Dimensione | Formato | |
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