Le “intelligenti baracche” trasparenti di Roberto Menghi

Much of architect Roberto Menghi's work concerns exhibition design, such as pavilions, structures and temporary exhibitions for companies and cultural institutions. Despite many of these projects appearing in the architect's career, Roberto Menghi's work as an exhibit designer needs to be sufficiently investigated and contextualised in the broader panorama of Italian design culture, in which installations have played a fundamental research role in the formal and communicative technological sense. The essay investigates Roberto Menghi's commercial installations between the late 1940s and early 1960s, particularly at the Fiera di Milano, based on the rediscovery of the unpublished sources of the Fondo Menghi at the CSAC Università di Parma. In the architect's work, innovative research aimed at transporting technological components and material research from purely technical to expressive and communicative dimensions shines through.

Molto dell’opera dell’architetto Roberto Menghi riguarda il design di allestimenti come padiglioni, strutture e mostre temporanee per aziende ed enti culturali. Nonostante un ampio numero di questa tipologia di progetti nella carriera dell’architetto, le opere di Roberto Menghi come exhibit designer non sono state sufficientemente indagate e contestualizzate nel più ampio panorama della cultura progettuale italiana, in cui gli allestimenti hanno avuto un fondamentale ruolo di ricerca in senso tecnologico formale e comunicativo. Il saggio indaga gli allestimenti commerciali di Roberto Menghi, tra i tardi anni ’40 e i primi anni 60, in particolare presso la Fiera di Milano, basandosi sulla riscoperta delle fonti inedite del Fondo Menghi presso lo CSAC Università di Parma. Nel lavoro dell’architetto traspare una ricerca innovativa volta a trasportare le componenti tecnologiche e la ricerca sui materiali da una dimensione puramente tecnica a una espressiva e comunicativa.