L’architettura dipinta nelle opere dei molti pittori-architetti attivi tra Quattrocento e Cinquecento è stata sovente utilizzata per comprendere meglio o per validare una attività professionale, per poter stabilire l’esistenza o meno di particolari culture architettoniche o conoscenze dell’Antico, e, infine, dall’analisi di quanto rappresentato, per rintracciare, almeno per il contesto milanese, i debiti nei confronti di una presunta eredità bramantesca, oppure le premesse di una lingua nuova". Un caso differente è rappresentato dalle opere di Giovanni Donato Montorfano e in particolare dalla sua opera più nota, la Crocifissione: alcune delle finalità nell’analizzare i suoi dipinti potrebbero essere analoghe a quelle già usate dalla storiografia, ma l’unicità della sua attività come pittore ci spinge in primo luogo a valutare, attraverso lo studio del lessico architettonico utilizzato, se Montorfano abbia agito da solo e se sia plausibile ipotizzare l’intervento al suo fianco di un pittore prospettico, più aggiornato e già in qualche modo presente nel cantiere ducale di Santa Maria delle Grazie.
Bramante e l’architettura dipinta nella Crocifissione di Donato Montorfano
Repishti, Francesco
2023-01-01
Abstract
L’architettura dipinta nelle opere dei molti pittori-architetti attivi tra Quattrocento e Cinquecento è stata sovente utilizzata per comprendere meglio o per validare una attività professionale, per poter stabilire l’esistenza o meno di particolari culture architettoniche o conoscenze dell’Antico, e, infine, dall’analisi di quanto rappresentato, per rintracciare, almeno per il contesto milanese, i debiti nei confronti di una presunta eredità bramantesca, oppure le premesse di una lingua nuova". Un caso differente è rappresentato dalle opere di Giovanni Donato Montorfano e in particolare dalla sua opera più nota, la Crocifissione: alcune delle finalità nell’analizzare i suoi dipinti potrebbero essere analoghe a quelle già usate dalla storiografia, ma l’unicità della sua attività come pittore ci spinge in primo luogo a valutare, attraverso lo studio del lessico architettonico utilizzato, se Montorfano abbia agito da solo e se sia plausibile ipotizzare l’intervento al suo fianco di un pittore prospettico, più aggiornato e già in qualche modo presente nel cantiere ducale di Santa Maria delle Grazie.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2Repishti_2023_Bramante.pdf
Accesso riservato
Descrizione: pdf
:
Publisher’s version
Dimensione
1.03 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.03 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.