Lo studio esamina il sistema di facciata a doppia parete (o “doppio involucro”, double skin façade) determinato nel passaggio dalla cortina continua verso la tipologia multistrato, articolando le prestazioni specifiche dei livelli e dei relativi elementi tecnici: questo con la possibilità di realizzare l’intercapedine compresa tra le due pareti per l’isolamento termico e acustico, per la ventilazione e per alloggiare i dispositivi funzionali (quali, ad esempio, gli schermi frangisole) e anche i condotti impiantistici. La costituzione a doppio involucro prevede l’impiego di uno schermo (o “seconda pelle”, in generale, in vetro) esternamente alla chiusura verticale, con la finalità di ottimizzare le funzioni consentite nell’intercapedine: questo attraverso l’applicazione aggiuntiva di una chiusura vetrata di fronte al tamponamento o alla cortina edilizia esterna (in generale, dotata di serramenti apribili), nella forma di una cavità ventilata impiegabile secondo alcune modalità di funzionamento finalizzate al controllo delle sollecitazioni climatiche e ambientali esterne per la regolazione delle condizioni degli spazi interni. La tipologia di sistema a doppio involucro è intesa quale strumento di “interscambio” per la capacità di rispondere agli stimoli esterni mediante la messa a punto di livelli funzionali diversi e l’impiego di mezzi di regolazione che consentono di manipolare le interazioni con l’ambiente. L’applicazione della doppia superficie in vetro consente di ridurre le perdite termiche dagli spazi interni, mediante la riduzione della velocità del flusso d’aria in contatto con la cortina interna, incrementando l’isolamento termico: pertanto, la diminuzione della trasmissione termica consente di mantenere le superfici in vetro a una temperatura prossima ai valori della temperatura media ambientale interna, in modo da rendere più confortevoli gli spazi contigui. Il ricambio dell’aria all’interno dell’intercapedine aumenta in modo direttamente proporzionale all’irraggiamento solare, poiché i flussi aerei che lambiscono la facciata sono riscaldati dagli elementi che la costituiscono (i pannelli vetrati e i profili metallici): perciò, la circolazione convettiva e la quantità di calore evacuata aumentano in funzione dell’intensità dell’irraggiamento solare, in modo da ventilare gli ambienti interni anche in condizioni climatiche sfavorevoli. Durante la stagione invernale, la cavità interna ai sistemi a doppio involucro si configura come un dispositivo di riscaldamento passivo attraverso l’accumulo di calore (dovuto all’irraggiamento solare), riparando la superficie interna dagli effetti dovuti alle basse temperature e migliorando (circa del 20%) l’isolamento termico delle facciate continue.

Evoluzione funzionale delle facciate a doppia “pelle”

MASSIMILIANO NASTRI
2023-01-01

Abstract

Lo studio esamina il sistema di facciata a doppia parete (o “doppio involucro”, double skin façade) determinato nel passaggio dalla cortina continua verso la tipologia multistrato, articolando le prestazioni specifiche dei livelli e dei relativi elementi tecnici: questo con la possibilità di realizzare l’intercapedine compresa tra le due pareti per l’isolamento termico e acustico, per la ventilazione e per alloggiare i dispositivi funzionali (quali, ad esempio, gli schermi frangisole) e anche i condotti impiantistici. La costituzione a doppio involucro prevede l’impiego di uno schermo (o “seconda pelle”, in generale, in vetro) esternamente alla chiusura verticale, con la finalità di ottimizzare le funzioni consentite nell’intercapedine: questo attraverso l’applicazione aggiuntiva di una chiusura vetrata di fronte al tamponamento o alla cortina edilizia esterna (in generale, dotata di serramenti apribili), nella forma di una cavità ventilata impiegabile secondo alcune modalità di funzionamento finalizzate al controllo delle sollecitazioni climatiche e ambientali esterne per la regolazione delle condizioni degli spazi interni. La tipologia di sistema a doppio involucro è intesa quale strumento di “interscambio” per la capacità di rispondere agli stimoli esterni mediante la messa a punto di livelli funzionali diversi e l’impiego di mezzi di regolazione che consentono di manipolare le interazioni con l’ambiente. L’applicazione della doppia superficie in vetro consente di ridurre le perdite termiche dagli spazi interni, mediante la riduzione della velocità del flusso d’aria in contatto con la cortina interna, incrementando l’isolamento termico: pertanto, la diminuzione della trasmissione termica consente di mantenere le superfici in vetro a una temperatura prossima ai valori della temperatura media ambientale interna, in modo da rendere più confortevoli gli spazi contigui. Il ricambio dell’aria all’interno dell’intercapedine aumenta in modo direttamente proporzionale all’irraggiamento solare, poiché i flussi aerei che lambiscono la facciata sono riscaldati dagli elementi che la costituiscono (i pannelli vetrati e i profili metallici): perciò, la circolazione convettiva e la quantità di calore evacuata aumentano in funzione dell’intensità dell’irraggiamento solare, in modo da ventilare gli ambienti interni anche in condizioni climatiche sfavorevoli. Durante la stagione invernale, la cavità interna ai sistemi a doppio involucro si configura come un dispositivo di riscaldamento passivo attraverso l’accumulo di calore (dovuto all’irraggiamento solare), riparando la superficie interna dagli effetti dovuti alle basse temperature e migliorando (circa del 20%) l’isolamento termico delle facciate continue.
2023
Tecnologia dell'architettura. Progettazione esecutiva dell'architettura. Tecnologie dell'involucro.
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