La rappresentazione cartografica di matrici Origine – Destinazione è notoriamente un esercizio complesso per la mole di informazioni e per la difficoltà di una loro efficace resa grafica. Obiettivo di questo paper è la proposta di una modalità di rappresentazione quadridimensionale di una matrice OD, capace di visualizzare gli elementi principali della mobilità in una maniera intellegibile e utile per la lettura e il supporto alle politiche, sintetizzando il rumore di fondo costituito da tutte le linee di desiderio. L’approccio, basato su quattro indicatori rappresentabili con frecce, è applicato alla matrice OD ISTAT 2011 degli spostamenti sistematici. La carta risultante rappresenta dunque gli spostamenti di tutti i comuni d’Italia e permette un’efficace lettura di diverse dinamiche di mobilità. Si distinguono, ad esempio, le aree di pendolarismo dei poli principali, i territori con flussi privi di gerarchia o la mobilità delle aree di montagna, tipicamente diretta verso fondovalle e pianure. L’approccio proposto è facilmente trasferibile a qualunque matrice OD, comprese quelle derivate da big-data telefonici o simili, e a qualunque scala territoriale.
La mobilità sistematica in Italia, in una mappa
F. De Angelis;P. Beria
2023-01-01
Abstract
La rappresentazione cartografica di matrici Origine – Destinazione è notoriamente un esercizio complesso per la mole di informazioni e per la difficoltà di una loro efficace resa grafica. Obiettivo di questo paper è la proposta di una modalità di rappresentazione quadridimensionale di una matrice OD, capace di visualizzare gli elementi principali della mobilità in una maniera intellegibile e utile per la lettura e il supporto alle politiche, sintetizzando il rumore di fondo costituito da tutte le linee di desiderio. L’approccio, basato su quattro indicatori rappresentabili con frecce, è applicato alla matrice OD ISTAT 2011 degli spostamenti sistematici. La carta risultante rappresenta dunque gli spostamenti di tutti i comuni d’Italia e permette un’efficace lettura di diverse dinamiche di mobilità. Si distinguono, ad esempio, le aree di pendolarismo dei poli principali, i territori con flussi privi di gerarchia o la mobilità delle aree di montagna, tipicamente diretta verso fondovalle e pianure. L’approccio proposto è facilmente trasferibile a qualunque matrice OD, comprese quelle derivate da big-data telefonici o simili, e a qualunque scala territoriale.File | Dimensione | Formato | |
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