Questo scritto propone al lettore alcune riflessioni sul tema dell’uso delle medicine nella domesticità quotidiana, del farmaco come cosa concreta, tangibile, oggetto tecnico incentrato sulla corporeità del paziente-utilizzatore. Non essendo l’intento quello di proporre o di validare una teoria, ma quello di comprendere meglio la significazione dei farmaci-come-oggetti, si tratta di dedicare loro attenzione descrittiva, senza ridurli a categoria ma, al contrario, rendendone scene pratiche, e ampliandone e problematizzandone il portato legato all’uso. Inteso come contributo sulle criticità delle comuni tipologie medicinali, il suo contenuto rivisita alcuni studi consolidati nel campo dell’antropologia del farmaco.
Il farmaco come oggetto d’uso tra quotidianità e corporeità
S. PIZZOCARO;A. PENATI
2023-01-01
Abstract
Questo scritto propone al lettore alcune riflessioni sul tema dell’uso delle medicine nella domesticità quotidiana, del farmaco come cosa concreta, tangibile, oggetto tecnico incentrato sulla corporeità del paziente-utilizzatore. Non essendo l’intento quello di proporre o di validare una teoria, ma quello di comprendere meglio la significazione dei farmaci-come-oggetti, si tratta di dedicare loro attenzione descrittiva, senza ridurli a categoria ma, al contrario, rendendone scene pratiche, e ampliandone e problematizzandone il portato legato all’uso. Inteso come contributo sulle criticità delle comuni tipologie medicinali, il suo contenuto rivisita alcuni studi consolidati nel campo dell’antropologia del farmaco.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Saggio completo con cover 2023-11-22 Pizzocaro, Silvia; Penati, Antonella, Il farmaco come oggetto d’uso tra quotidianità e corporeità .pdf
Accesso riservato
Dimensione
3.17 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.17 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.