Architectural representation has always been the conceptual and operational tool of the path that leads, from the primitive formulation of a formal idea to its physical materialisation in a specific building. The graphic documentation preserved in the historical archives returns, in the chronological se¬quence of the drawings and the coding by lines and strokes of the design intentions underlying them, the narration of this process of refinement of the forms, in which a whole set of aspects and factors (such as the changed requests from the client or the context conditions), while placing themselves as constraints on the design action, end up constituting its authentic propeller. However, sometimes it happens that gaps in the archives draw inexplicable logical leaps in the design process and only the hermeneutic approach to the available graphic materials – today also supported by the digital potential, including the use of Virtual Reality (VR) – allows us to reconstruct the process followed by the architect in the definition and materialisation of forms. The paper documents the application of this methodology to the three houses for artists built by Pietro Lingeri on Comacina Island between 1937 and 1940, whose physical layout appears somewhat different from what is described by the design documents conserved in the archives, bringing out that immaterial value corresponding to the culture of the project, not reducible only to the patrimonial value of the physical artefact in which it is materialised.

La rappresentazione architettonica ha da sempre costituito lo strumento concettuale e operativo del percorso che conduce dalla primigenia formulazione di un’idea formale alla sua materializzazione fisica, in un determinato manufatto. La documentazione grafica custodita negli archivi storici restituisce, nella sequenza cronologica degli elaborati e nella codificazione per linee e tratti delle intenzioni progettuali ad essi sottese, la narrazione di tale processo di affinamento delle forme, in cui tutto un insieme di aspetti e fattori (come le mutate richieste della committenza o delle condizioni di contesto), pur ponendosi come vincoli all’azione progettuale, finiscono per costituirne l’autentico propulsore.Talvolta accade però che lacune nei fondi archivistici disegnino inspiegabili salti logici dell’iter progettuale e solo l’approccio ermeneutico ai materiali grafici disponibili – oggi supportato anche dalle potenzialità del digitale, incluso l’uso della Virtual Reality (VR) – consenta di ricostruire il processo seguito dall’architetto nella definizione e materializzazione delle forme. Il paper documenta l’applicazione di tale metodologia alle tre case per artisti realizzate da Pietro Lingeri sull’Isola Comacina tra il 1937 e il 1940, il cui assetto fisico appare alquanto difforme rispetto a quanto descritto dagli elaborati progettuali conservati negli archivi, facendo emergere quel valore immateriale corrispondente alla cultura del progetto, non riducibile al solo portato patrimoniale del manufatto fisico in cui si è materializzato.

Dalle case di carta alle case di pietra.Modulazioni di Pietro Lingeri sul tema della casa per l’artista. / From Paper Houses to Stone Houses. Modulations by Pietro Lingeri on the Theme of the House for the Artist.

M. P. Iarossi;D. Oreni;F. Banfi
2023-01-01

Abstract

Architectural representation has always been the conceptual and operational tool of the path that leads, from the primitive formulation of a formal idea to its physical materialisation in a specific building. The graphic documentation preserved in the historical archives returns, in the chronological se¬quence of the drawings and the coding by lines and strokes of the design intentions underlying them, the narration of this process of refinement of the forms, in which a whole set of aspects and factors (such as the changed requests from the client or the context conditions), while placing themselves as constraints on the design action, end up constituting its authentic propeller. However, sometimes it happens that gaps in the archives draw inexplicable logical leaps in the design process and only the hermeneutic approach to the available graphic materials – today also supported by the digital potential, including the use of Virtual Reality (VR) – allows us to reconstruct the process followed by the architect in the definition and materialisation of forms. The paper documents the application of this methodology to the three houses for artists built by Pietro Lingeri on Comacina Island between 1937 and 1940, whose physical layout appears somewhat different from what is described by the design documents conserved in the archives, bringing out that immaterial value corresponding to the culture of the project, not reducible only to the patrimonial value of the physical artefact in which it is materialised.
2023
Transizioni. Attraversare Modulare Procedere / 44° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE DELLA RAPPRESENTAZIONE Palermo I 14-15-16 settembre 2023. ATTI 2023 / Transitions. Cross Modulate Develop. 44th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. Palermo I September 14th-15th-16th 2023 - PROCEEDINGS 2023
9788835155119
La rappresentazione architettonica ha da sempre costituito lo strumento concettuale e operativo del percorso che conduce dalla primigenia formulazione di un’idea formale alla sua materializzazione fisica, in un determinato manufatto. La documentazione grafica custodita negli archivi storici restituisce, nella sequenza cronologica degli elaborati e nella codificazione per linee e tratti delle intenzioni progettuali ad essi sottese, la narrazione di tale processo di affinamento delle forme, in cui tutto un insieme di aspetti e fattori (come le mutate richieste della committenza o delle condizioni di contesto), pur ponendosi come vincoli all’azione progettuale, finiscono per costituirne l’autentico propulsore.Talvolta accade però che lacune nei fondi archivistici disegnino inspiegabili salti logici dell’iter progettuale e solo l’approccio ermeneutico ai materiali grafici disponibili – oggi supportato anche dalle potenzialità del digitale, incluso l’uso della Virtual Reality (VR) – consenta di ricostruire il processo seguito dall’architetto nella definizione e materializzazione delle forme. Il paper documenta l’applicazione di tale metodologia alle tre case per artisti realizzate da Pietro Lingeri sull’Isola Comacina tra il 1937 e il 1940, il cui assetto fisico appare alquanto difforme rispetto a quanto descritto dagli elaborati progettuali conservati negli archivi, facendo emergere quel valore immateriale corrispondente alla cultura del progetto, non riducibile al solo portato patrimoniale del manufatto fisico in cui si è materializzato.
Pietro Lingeri, Comacina Island, Artist Houses, Drawing, VR-Virtual Reality
Pietro Lingeri, Isola Comacina, Case per artisti, Disegno, VR-Realtà Virtuale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1255657
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