In quest'era di cambiamenti, la progettazione delle strutture sanitarie sta subendo una profonda rivoluzione. L'evoluzione delle esigenze sociali, le avanzate tecnologie, i cambiamenti demografici ed epidemiologici in corso, ecc. hanno rivoluzionato il modo in cui dobbiamo concepire la rete socio-sanitaria. In aggiunta, la recente pandemia di Covid-19 ha messo in luce le difficoltà dell’intero Sistema Sanitario Nazionale portando a riconoscere le limitazioni del modello ospedale-centrico e quindi estendendo la necessità di cambiamento anche verso la sanità diffusa sul territorio. Da diversi decenni il CNETO si impegna a realizzare eventi e momenti formativi, viaggi studio e gruppi di lavoro proprio atti a condividere la pratica professionale, riflessioni ed esperienze progettuali e organizzative che possano essere linee di indirizzo e strategie utili per i professionisti e per gli enti istituzionali nazionali, regionali e locali. Nello specifico, con questa pubblicazione il CNETO ha voluto dare un contributo sotto forma di indicazioni progettuali e funzionali con il supporto di casi studio e best practices, alla luce degli obiettivi imposti nella Missione 6 “Salute” del PNRR e dei documenti di indirizzo per il metaprogetto delle nuove Case e Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali pubblicate da AGENAS con i Supplementi dei Quaderni di Monitor. L’intento è quello sia di aggiornare i tecnici su un tema così emergente e di grande attualità, sia di raccogliere esperienze e condividere competenze e saperi dei professionisti coinvolti. Infatti, il miglioramento della rete dell'assistenza sociosanitaria a livello territoriale e lo sviluppo di servizi integrati che possano fornire cure personalizzate e vicine alle esigenze della Comunità, passa non solo da professionisti aperti all'innovazione, ma anche consapevoli della storia e delle cause di alcune sfide ancora irrisolte. Il Gruppo di Lavoro multidisciplinare, composto da architetti, ingegneri e medici, ha esaminato le sfide e le opportunità di questi nuovi modelli di assistenza socio-sanitaria, ponendo particolare enfasi sulla qualità progettuale e sulla capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze sia del singolo cittadino che della Comunità. A tutti gli effetti le Case e gli Ospedali di Comunità rientrano nell’ambito delle cosiddette Architetture per la Salute: si tratta di spazi protesici orientati alla promozione e alla prevenzione della Salute come aspetto del benessere olistico, e non più solamente volti al trattamento delle malattie. Oggi, infatti, grazie agli avanzamenti nella ricerca medica, nella diagnostica, nella genetica e nell’applicazione delle biotecnologie e dei nuovi sistemi informatici, le strutture sanitarie sono intrinsecamente connesse con una vasta gamma di servizi sanitari e non. In questa nuova visione sinergica tra le diverse scale di assistenza, gli ospedali entrano in gioco principalmente per procedure mediche avanzate, delegando le strutture territoriali diffuse ad intervenire con le attività di prevenzione e la promozione della salute e l'assistenza a lungo termine per pazienti cronici e fragili. A partire dalla recente pandemia, il contributo delle strutture territoriali diventa a maggior ragione cruciale nella gestione delle emergenze sanitarie, riducendo gli accessi e i ricoveri impropri ai pronto soccorso. Con l’occasione del PNRR, le Case e gli Ospedali di Comunità possono diventare anche occasione di rigenerazione urbana e sociale, inserendosi capillarmente nel territorio e offrendo alle comunità anche luoghi di vita, relazione e aggregazione. Le informazioni ad oggi fornite a livello nazionale e regionale ai tecnici sono specifiche sulla mission di queste strutture e il loro contenuto. Confidiamo che questo documento possa diventare uno strumento complementare che, con un approccio multidisciplinare, supporti i tecnici per la progettazione, programmazione e gestione flessibile e in grado di recepire in modo continuo e dinamico l’innovazione tecnologica e gli inevitabili adeguamenti futuri e futuribili. A ciò si aggiungono anche strategie per offrire spazi accoglienti, capaci di stimolare e orientare il forte impegno civile e sociale richiesto anche solo per preservare gli attuali livelli di benessere.
CASE DELLA COMUNITÀ E OSPEDALI DI COMUNITÀ
G. Peretti;M. C. Torricelli;E. Alfonsi;E. Brusamolin;T. Ferrante;M. Gola;S. Mangili;E. I. Mosca;R. Pollo;T. Villani;
2023-01-01
Abstract
In quest'era di cambiamenti, la progettazione delle strutture sanitarie sta subendo una profonda rivoluzione. L'evoluzione delle esigenze sociali, le avanzate tecnologie, i cambiamenti demografici ed epidemiologici in corso, ecc. hanno rivoluzionato il modo in cui dobbiamo concepire la rete socio-sanitaria. In aggiunta, la recente pandemia di Covid-19 ha messo in luce le difficoltà dell’intero Sistema Sanitario Nazionale portando a riconoscere le limitazioni del modello ospedale-centrico e quindi estendendo la necessità di cambiamento anche verso la sanità diffusa sul territorio. Da diversi decenni il CNETO si impegna a realizzare eventi e momenti formativi, viaggi studio e gruppi di lavoro proprio atti a condividere la pratica professionale, riflessioni ed esperienze progettuali e organizzative che possano essere linee di indirizzo e strategie utili per i professionisti e per gli enti istituzionali nazionali, regionali e locali. Nello specifico, con questa pubblicazione il CNETO ha voluto dare un contributo sotto forma di indicazioni progettuali e funzionali con il supporto di casi studio e best practices, alla luce degli obiettivi imposti nella Missione 6 “Salute” del PNRR e dei documenti di indirizzo per il metaprogetto delle nuove Case e Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali pubblicate da AGENAS con i Supplementi dei Quaderni di Monitor. L’intento è quello sia di aggiornare i tecnici su un tema così emergente e di grande attualità, sia di raccogliere esperienze e condividere competenze e saperi dei professionisti coinvolti. Infatti, il miglioramento della rete dell'assistenza sociosanitaria a livello territoriale e lo sviluppo di servizi integrati che possano fornire cure personalizzate e vicine alle esigenze della Comunità, passa non solo da professionisti aperti all'innovazione, ma anche consapevoli della storia e delle cause di alcune sfide ancora irrisolte. Il Gruppo di Lavoro multidisciplinare, composto da architetti, ingegneri e medici, ha esaminato le sfide e le opportunità di questi nuovi modelli di assistenza socio-sanitaria, ponendo particolare enfasi sulla qualità progettuale e sulla capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze sia del singolo cittadino che della Comunità. A tutti gli effetti le Case e gli Ospedali di Comunità rientrano nell’ambito delle cosiddette Architetture per la Salute: si tratta di spazi protesici orientati alla promozione e alla prevenzione della Salute come aspetto del benessere olistico, e non più solamente volti al trattamento delle malattie. Oggi, infatti, grazie agli avanzamenti nella ricerca medica, nella diagnostica, nella genetica e nell’applicazione delle biotecnologie e dei nuovi sistemi informatici, le strutture sanitarie sono intrinsecamente connesse con una vasta gamma di servizi sanitari e non. In questa nuova visione sinergica tra le diverse scale di assistenza, gli ospedali entrano in gioco principalmente per procedure mediche avanzate, delegando le strutture territoriali diffuse ad intervenire con le attività di prevenzione e la promozione della salute e l'assistenza a lungo termine per pazienti cronici e fragili. A partire dalla recente pandemia, il contributo delle strutture territoriali diventa a maggior ragione cruciale nella gestione delle emergenze sanitarie, riducendo gli accessi e i ricoveri impropri ai pronto soccorso. Con l’occasione del PNRR, le Case e gli Ospedali di Comunità possono diventare anche occasione di rigenerazione urbana e sociale, inserendosi capillarmente nel territorio e offrendo alle comunità anche luoghi di vita, relazione e aggregazione. Le informazioni ad oggi fornite a livello nazionale e regionale ai tecnici sono specifiche sulla mission di queste strutture e il loro contenuto. Confidiamo che questo documento possa diventare uno strumento complementare che, con un approccio multidisciplinare, supporti i tecnici per la progettazione, programmazione e gestione flessibile e in grado di recepire in modo continuo e dinamico l’innovazione tecnologica e gli inevitabili adeguamenti futuri e futuribili. A ciò si aggiungono anche strategie per offrire spazi accoglienti, capaci di stimolare e orientare il forte impegno civile e sociale richiesto anche solo per preservare gli attuali livelli di benessere.File | Dimensione | Formato | |
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