Il testo propone una riflessione sul processo di tipo intercalare e multi-disciplinare che porta gli obiettivi generali enunciati nelle più recenti politiche Europee e Nazionali per la transizione ecologica, verso azioni precise e progetti di dettaglio riferiti a specifici contesti territoriali. I progetti di “modernizzazione” delle infrastrutture, dei fenomeni ambientali e dei processi insediativi o produttivi ad esse connessi risultano tra i principali obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e delle politiche europee. Tuttavia tra le righe del Piano, poco si coglie delle forme fisiche di “atterraggio” di queste misure-obiettivo sugli specifici territori, ma il campo rimane aperto alle più varie interpretazioni da parte degli Enti impegnati a tradurre in progetti le linee di finanziamento del PNRR. Il caso studio indagato riguarda la costa pugliese e il percorso che ha portato la città di Lecce a farsi promotrice ed attuatrice di una serie di azioni, piani e progetti cantierabili legati alla riqualificazione dei propri litorali. Il progetto per la riqualificazione del Lungomare Vespucci di San Cataldo, inserito all’interno di una più ampia strategia integrata di rigenerazione della costa e dei contesti urbani marginali del territorio leccese si offre come caso studio mediterraneo e occasione concreta per sperimentare alcune questioni più ampie poste dal convegno in particolare sul ruolo dello spazio pubblico litoraneo come elemento cruciale per la transizione verde nelle coste italiane.
Transizione ecologica in pratica. Dal PNRR ai progetti cantierabili nel caso della costa leccese: la strada litoranea, un campo trasversale di ricerca.
C. Nifosi'
2023-01-01
Abstract
Il testo propone una riflessione sul processo di tipo intercalare e multi-disciplinare che porta gli obiettivi generali enunciati nelle più recenti politiche Europee e Nazionali per la transizione ecologica, verso azioni precise e progetti di dettaglio riferiti a specifici contesti territoriali. I progetti di “modernizzazione” delle infrastrutture, dei fenomeni ambientali e dei processi insediativi o produttivi ad esse connessi risultano tra i principali obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e delle politiche europee. Tuttavia tra le righe del Piano, poco si coglie delle forme fisiche di “atterraggio” di queste misure-obiettivo sugli specifici territori, ma il campo rimane aperto alle più varie interpretazioni da parte degli Enti impegnati a tradurre in progetti le linee di finanziamento del PNRR. Il caso studio indagato riguarda la costa pugliese e il percorso che ha portato la città di Lecce a farsi promotrice ed attuatrice di una serie di azioni, piani e progetti cantierabili legati alla riqualificazione dei propri litorali. Il progetto per la riqualificazione del Lungomare Vespucci di San Cataldo, inserito all’interno di una più ampia strategia integrata di rigenerazione della costa e dei contesti urbani marginali del territorio leccese si offre come caso studio mediterraneo e occasione concreta per sperimentare alcune questioni più ampie poste dal convegno in particolare sul ruolo dello spazio pubblico litoraneo come elemento cruciale per la transizione verde nelle coste italiane.File | Dimensione | Formato | |
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