Il campus Bocconi, nel quartiere Porta Lodovica a Milano, costituisce oggi il risultato di quasi un secolo di addizioni e modifiche che hanno coinvolto alcuni tra i più affermati progettisti della scena internazionale. Uno degli aspetti maggiormente rilevanti di questo complesso universitario è la sua dimensione urbana, che è andata definendosi contestualmente all’espansione edilizia della zona. Sorto, con la prima sede di via Sarfatti, in un’area ancora rurale, costituisce oggi uno dei quartieri più centrali della città, che ha vissuto una transizione da contesto agricolo, a industriale, a residenziale. Ogni progettista chiamato a definire un nuovo elemento del sistema si è infatti dovuto confrontare con significative preesistenze e con un contesto in evoluzione. Lo studio delle diverse stratificazioni di questo campus risulta interessante altresì perché ogni ampliamento ha costituito l’occasione per sperimentazioni nell’ambito dei materiali e delle tecniche. Il complesso, molto indagato dal punto di vista storico e compositivo, viene trattato in riferimento allo stato di conservazione delle sue architetture, con l’obiettivo di verificare come gli edifici abbiano reagito alla prova del tempo, ma anche come i rapporti tra architettura e città si siano modificati, come si siano evolute le modalità d’uso degli spazi e quali trasformazioni esse abbiano determinato.
Il campus Bocconi in Milano. Architetture, materiali e tecniche in un secolo di trasformazioni
Caterina Valiante
2023-01-01
Abstract
Il campus Bocconi, nel quartiere Porta Lodovica a Milano, costituisce oggi il risultato di quasi un secolo di addizioni e modifiche che hanno coinvolto alcuni tra i più affermati progettisti della scena internazionale. Uno degli aspetti maggiormente rilevanti di questo complesso universitario è la sua dimensione urbana, che è andata definendosi contestualmente all’espansione edilizia della zona. Sorto, con la prima sede di via Sarfatti, in un’area ancora rurale, costituisce oggi uno dei quartieri più centrali della città, che ha vissuto una transizione da contesto agricolo, a industriale, a residenziale. Ogni progettista chiamato a definire un nuovo elemento del sistema si è infatti dovuto confrontare con significative preesistenze e con un contesto in evoluzione. Lo studio delle diverse stratificazioni di questo campus risulta interessante altresì perché ogni ampliamento ha costituito l’occasione per sperimentazioni nell’ambito dei materiali e delle tecniche. Il complesso, molto indagato dal punto di vista storico e compositivo, viene trattato in riferimento allo stato di conservazione delle sue architetture, con l’obiettivo di verificare come gli edifici abbiano reagito alla prova del tempo, ma anche come i rapporti tra architettura e città si siano modificati, come si siano evolute le modalità d’uso degli spazi e quali trasformazioni esse abbiano determinato.File | Dimensione | Formato | |
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