Cesare Cesariano architetto e gli «ineruditi idioti»

Negli ultimi anni, le ricerche dedicate agli architetti-ingegneri lombardi del primo Cinquecento hanno suggerito una riflessione più ampia sui termini di “architetto” e “ingegnere” e la necessità di evitare di proiettare sul passato semplificazioni proprie della contemporaneità. Può dunque essere utile tentare di ritornare nuovamente su alcuni dati che la storiografia, per accertare il ruolo di architetto esercitato da Cesare Cesariano, ha elevato a valore di prove. Fin dal XVIII secolo, infatti, si è cercato di inquadrare la figura di questo artista come quella di un moderno architetto “senza opere”, facendo riferimento alle tavole prodotte per l’edizione del 1521 , alle parole del Commento, tra cui la nota polemica contro gli «ineruditi idioti» , e ad alcuni rari documenti che attestano la sua presenza in alcuni cantieri milanesi.