A dispetto della convinzione novecentesca che ha considerato l'architettura come un'arte prevalentemente visuale, osservare il mondo è un’impresa più complessa della mera attivazione del “cervello visivo”. Rinunciare al predominio della vista significa accedere a immagini mentali, la cui potenza sta nel loro essere non pictures bidimensionali, ma paesaggi interiori più complessi, connessi a un’esperienza corporea multisensoriale, metaforica, ancestrale, seducente. Le immagini interiori (come i sogni) non sono esclusivamente individuali, rivelano la relazione tra le persone e le comunità, consolidano appartenenze. Comprendere le dinamiche mentali da cui dipende la nostra preferenza per alcuni ambienti, costruiti o naturali, consente ai progettisti una più complessa visione del legame fra le persone e gli spazi, e un approccio al progetto caratterizzato da una maggiore vivacità generativa
IMMAGINI, CONFINI, MOLTEPLICITÀ
A. Anzani;M. Schinco
2023-01-01
Abstract
A dispetto della convinzione novecentesca che ha considerato l'architettura come un'arte prevalentemente visuale, osservare il mondo è un’impresa più complessa della mera attivazione del “cervello visivo”. Rinunciare al predominio della vista significa accedere a immagini mentali, la cui potenza sta nel loro essere non pictures bidimensionali, ma paesaggi interiori più complessi, connessi a un’esperienza corporea multisensoriale, metaforica, ancestrale, seducente. Le immagini interiori (come i sogni) non sono esclusivamente individuali, rivelano la relazione tra le persone e le comunità, consolidano appartenenze. Comprendere le dinamiche mentali da cui dipende la nostra preferenza per alcuni ambienti, costruiti o naturali, consente ai progettisti una più complessa visione del legame fra le persone e gli spazi, e un approccio al progetto caratterizzato da una maggiore vivacità generativaFile | Dimensione | Formato | |
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