Conservare i manufatti storici, si sa, è una corsa contro il tempo poiché su di essi agiscono le regole universali che governano la durata della materia. Secondo Marco Dezzi Bardeschi il loro valore tende a “sublimare” e a disperdersi gradualmente nella transizione di stato da elemento attivo del territorio a resto del passato. Nel caso del patrimonio industriale minore, come per l’appunto gli opifici idraulici, il processo è velocizzato dalla consistenza stessa dei manufatti, dalla condizione di difficile accessibilità a cui spesso sono sottoposti, “dalle caratteristiche costruttive [che] li rendono particolarmente vulnerabili al deperimento”. Il libro in questione, curato da Barbara Badiani, Barbara Scala, Stefano Barontini, Andrea Ghirardi, Lucia Aliverti, lavora proprio su quel “processo di sublimazione”, cercando quanto più possibile soluzioni per dilatarne i tempi e ridurne gli effetti. Esso propone sul tavolo del dibattito scientifico uno strumento metodologico originale, basato sul riconoscimento dei beni minori e sull’attribuzione di un nuovo giudizio di valore a un patrimonio ancora poco studiato, seppur fondamentale nella storia della produzione dell’acciaio italiano.

Recensione libro: Gli opifici della Valle Sabbia: Conoscenza e conservazione

Federico Di cosmo
2021-01-01

Abstract

Conservare i manufatti storici, si sa, è una corsa contro il tempo poiché su di essi agiscono le regole universali che governano la durata della materia. Secondo Marco Dezzi Bardeschi il loro valore tende a “sublimare” e a disperdersi gradualmente nella transizione di stato da elemento attivo del territorio a resto del passato. Nel caso del patrimonio industriale minore, come per l’appunto gli opifici idraulici, il processo è velocizzato dalla consistenza stessa dei manufatti, dalla condizione di difficile accessibilità a cui spesso sono sottoposti, “dalle caratteristiche costruttive [che] li rendono particolarmente vulnerabili al deperimento”. Il libro in questione, curato da Barbara Badiani, Barbara Scala, Stefano Barontini, Andrea Ghirardi, Lucia Aliverti, lavora proprio su quel “processo di sublimazione”, cercando quanto più possibile soluzioni per dilatarne i tempi e ridurne gli effetti. Esso propone sul tavolo del dibattito scientifico uno strumento metodologico originale, basato sul riconoscimento dei beni minori e sull’attribuzione di un nuovo giudizio di valore a un patrimonio ancora poco studiato, seppur fondamentale nella storia della produzione dell’acciaio italiano.
2021
Patrimonio industriale, opifici, distretto metallurgico italiano, storia dell'acciaio, valle sabbia
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