Starting from the COVID-19 pandemic, this contri-bution explores the possibilities of urban planning theory and practice in conditions of radical uncer-tainty. The proposed reflections draw from the on-going work of Planning Post-COVID, a group of scholars and young researchers from the Depart-ment of Architecture and Urban Studies (DAStU) at Politecnico di Milano, which has been observing and discussing planning and policymaking in the pandemic since the period of the Italian lockdown. The paper then refers to the two authors’ PhD pro-jects whose research objects have been challenged by the pandemic. The contribution highlights how the pandemic calls for an update on planning in conditions of uncer-tainty. Indeed, if today neither conventional nor stra-tegic forms of planning are effective, the pandem-ic has expressed the difficulty of planning to offer solutions for ‘unknown unknowns’ –as recalled in a famous speech by Donald Rumsfeld, US former Secretary of Defense– and the need to invest rather in building response capacities. In this perspective, the work reviews the concepts of ‘appreciative in-quiry’ (Hirschman, 1967) and ‘negative capability’ (Lanzara, 1993) e and argues possible updates of the notions of ‘responsiveness’ and ‘adaptation’, integrating them with the issue of ‘preparedness’ (Lakoff, 2017; Keck, 2020; Balducci, 2020). In-deed, preparedness seems to grasp uncertain fu-ture events, bringing them into a space of present intervention.

A partire dalla pandemia Covid-19, il contributo esplora alcune posizioni di teoria e pratiche di pia-nificazione urbana in condizioni di incertezza radi-cale. Le riflessioni proposte prendono forma dagli scambi di un gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, che ha osservato e discusso le politiche e le pratiche di pianificazione messe in atto durante la pandemia. Il paper fa poi riferimento a due progetti di dottorato, in Urban Planning Design and Policydel DAStU, i cui oggetti di ricerca sono stati messi in tensione dalla pandemia. Il contributo mette in evidenza come la pandemia ri-chieda un aggiornamento della discussione sulla piani-ficazione urbana in condizioni di incertezza radicale. Se oggi nessuna delle forme convenzionali o strategiche della pianificazione sembra essere efficace, la pan-demia ha espresso la difficoltà di offrire soluzioni per situazioni che non sappiamo di non conoscere –unk-nown unknowns, come ricordato da Donald Rumsfeld, ex Segretario della Difesa USA– e la necessità di inve-stire piuttosto nella costruzione di capacità di risposta. In questo senso, il lavoro ripercorre i concetti di appreciative inquiry (Hirschman, 1967) e negati-ve capability (Lanzara, 1993) e discute possibili aggiornamenti delle nozioni di responsiveness e adaptation, introducendo il tema della prepared-ness (Lakoff, 2017; Keck, 2020; Balducci, 2020). Quest’ultimo concetto infatti sembra permettere di affrontare eventi incerti e futuri, entro uno spazio presente di intervento.

Il concetto di preparedness per tempi di incertezza.Considerazioni sulla pianificazione a partire dalla pandemia COVID-19

M. Bovo;B. Galimberti
2022-01-01

Abstract

Starting from the COVID-19 pandemic, this contri-bution explores the possibilities of urban planning theory and practice in conditions of radical uncer-tainty. The proposed reflections draw from the on-going work of Planning Post-COVID, a group of scholars and young researchers from the Depart-ment of Architecture and Urban Studies (DAStU) at Politecnico di Milano, which has been observing and discussing planning and policymaking in the pandemic since the period of the Italian lockdown. The paper then refers to the two authors’ PhD pro-jects whose research objects have been challenged by the pandemic. The contribution highlights how the pandemic calls for an update on planning in conditions of uncer-tainty. Indeed, if today neither conventional nor stra-tegic forms of planning are effective, the pandem-ic has expressed the difficulty of planning to offer solutions for ‘unknown unknowns’ –as recalled in a famous speech by Donald Rumsfeld, US former Secretary of Defense– and the need to invest rather in building response capacities. In this perspective, the work reviews the concepts of ‘appreciative in-quiry’ (Hirschman, 1967) and ‘negative capability’ (Lanzara, 1993) e and argues possible updates of the notions of ‘responsiveness’ and ‘adaptation’, integrating them with the issue of ‘preparedness’ (Lakoff, 2017; Keck, 2020; Balducci, 2020). In-deed, preparedness seems to grasp uncertain fu-ture events, bringing them into a space of present intervention.
2022
Post-pandemic cities: le sfide dell’urbanistica dopo l’emergenza
978-88-7603-238-7
A partire dalla pandemia Covid-19, il contributo esplora alcune posizioni di teoria e pratiche di pia-nificazione urbana in condizioni di incertezza radi-cale. Le riflessioni proposte prendono forma dagli scambi di un gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, che ha osservato e discusso le politiche e le pratiche di pianificazione messe in atto durante la pandemia. Il paper fa poi riferimento a due progetti di dottorato, in Urban Planning Design and Policydel DAStU, i cui oggetti di ricerca sono stati messi in tensione dalla pandemia. Il contributo mette in evidenza come la pandemia ri-chieda un aggiornamento della discussione sulla piani-ficazione urbana in condizioni di incertezza radicale. Se oggi nessuna delle forme convenzionali o strategiche della pianificazione sembra essere efficace, la pan-demia ha espresso la difficoltà di offrire soluzioni per situazioni che non sappiamo di non conoscere –unk-nown unknowns, come ricordato da Donald Rumsfeld, ex Segretario della Difesa USA– e la necessità di inve-stire piuttosto nella costruzione di capacità di risposta. In questo senso, il lavoro ripercorre i concetti di appreciative inquiry (Hirschman, 1967) e negati-ve capability (Lanzara, 1993) e discute possibili aggiornamenti delle nozioni di responsiveness e adaptation, introducendo il tema della prepared-ness (Lakoff, 2017; Keck, 2020; Balducci, 2020). Quest’ultimo concetto infatti sembra permettere di affrontare eventi incerti e futuri, entro uno spazio presente di intervento.
preparedness, pianificazione urbana, incertezza
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