L’evento pandemico, che ha universalmente attraversato società e continenti, costituisce una sorta di spartiacque non solo nelle discipline mediche, nelle modalità di salvaguardia della salute e nelle attività di prevenzione di altri, futuri contagi, ma ha anche importanti risvolti sul progetto dell’abitazione. Il senso dell’abitare è stato quasi del tutto stravolto dalla drammaticità dell’emergenza sanitaria sin dal suo esordio: la casa – ambito privilegiato della privacy e, talora, spazio produttivo – si è trasformata in tempi rapidissimi in un luogo permanentemente attivo: di lavoro, educativo, performativo, di cura, oltre che in un coatto rifugio dal virus. D’altra parte, si è mostrata essa stessa quale un imprevisto ambiente di contagio fra coabitanti, posti in stretta relazione fisica gli uni con gli altri. Convivere con la pandemia ha fatto venire alla luce nuove esigenze abitative così come, al tempo stesso, si sono evidenziati tutti i limiti dell’edilizia residenziale italiana: per lo più edificata durante il Novecento e, in particolare, nel dopoguerra, secondo diktat che in anni recenti palesavano la loro incongruenza rispetto a una realtà sociale ed economica in continua evoluzione. La distribuzione spaziale, la preordinata definizione degli ambienti, le aperture verso l’esterno, gli spazi di soglia fra la strada e l’edificio, persino gli arredi si sono rilevati per lo più inadeguati sia all’esistenza familiare sia a quella individuale. Il recente conflitto bellico alle soglie dell’Europa ha, d’altra parte, fatto riemergere nuove eventualità per l’abitazione, quale per esempio quella di ospitare per brevi o lunghi periodi i profughi. In sintesi, la casa d’oggi è incalzata a trasformarsi e adeguarsi agli eventi imprevedibili del nuovo Millennio. A fronte di un notevole patrimonio edilizio costruito, la riflessione sul progetto della casa italiana che i saggi qui pubblicati offrono riguarda sia l’intervento sulle preesistenze – da aggiornare, rivedere, ristrutturare – sia la fattibilità di nuovi modelli dell’abitare e le loro corrispondenti tipologie residenziali.

Per una Nuova Casa Italiana. Prospettive di ricerca e di progetto per la post-pandemia

M. Bassanelli;I. Forino;L. Lanini;M. Lucchini
2023-01-01

Abstract

L’evento pandemico, che ha universalmente attraversato società e continenti, costituisce una sorta di spartiacque non solo nelle discipline mediche, nelle modalità di salvaguardia della salute e nelle attività di prevenzione di altri, futuri contagi, ma ha anche importanti risvolti sul progetto dell’abitazione. Il senso dell’abitare è stato quasi del tutto stravolto dalla drammaticità dell’emergenza sanitaria sin dal suo esordio: la casa – ambito privilegiato della privacy e, talora, spazio produttivo – si è trasformata in tempi rapidissimi in un luogo permanentemente attivo: di lavoro, educativo, performativo, di cura, oltre che in un coatto rifugio dal virus. D’altra parte, si è mostrata essa stessa quale un imprevisto ambiente di contagio fra coabitanti, posti in stretta relazione fisica gli uni con gli altri. Convivere con la pandemia ha fatto venire alla luce nuove esigenze abitative così come, al tempo stesso, si sono evidenziati tutti i limiti dell’edilizia residenziale italiana: per lo più edificata durante il Novecento e, in particolare, nel dopoguerra, secondo diktat che in anni recenti palesavano la loro incongruenza rispetto a una realtà sociale ed economica in continua evoluzione. La distribuzione spaziale, la preordinata definizione degli ambienti, le aperture verso l’esterno, gli spazi di soglia fra la strada e l’edificio, persino gli arredi si sono rilevati per lo più inadeguati sia all’esistenza familiare sia a quella individuale. Il recente conflitto bellico alle soglie dell’Europa ha, d’altra parte, fatto riemergere nuove eventualità per l’abitazione, quale per esempio quella di ospitare per brevi o lunghi periodi i profughi. In sintesi, la casa d’oggi è incalzata a trasformarsi e adeguarsi agli eventi imprevedibili del nuovo Millennio. A fronte di un notevole patrimonio edilizio costruito, la riflessione sul progetto della casa italiana che i saggi qui pubblicati offrono riguarda sia l’intervento sulle preesistenze – da aggiornare, rivedere, ristrutturare – sia la fattibilità di nuovi modelli dell’abitare e le loro corrispondenti tipologie residenziali.
2023
Pisa University Press
9788833398297
Post-pandemic house
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