The volume of the Œuvres complètes de Jacques Barozzi de Vignole by Louis-Hippolyte Lebas and François Debret is the result of a series of trips to Italy that the two authors made in the early nineteenth century, in the wake of an interest in Renaissance architecture nurtured by the teaching of Charles Percier. The volume constituted the first illustrated monograph devoted to Vignola's architecture and in the authors’ intentions was to arrive at a systematic regest of the Emilian architect's activity, accompanied by an explanatory text that accounted for works of dubious attribution, a chronological table and a new edition of the Regola delli cinque ordini di architettura, critically restored to its primitive form. The volume came out in fascicles at the publisher Pierre Didot in Paris beginning in 1815, but was discontinued a few years later, remaining limited to illustrations of the buildings of Rome and Latium. Starting with the analysis of printed plates and autograph drawings preserved in various French institutions, the contribution aims to reconstruct the goals and achievements of Lebas and Debret's work, contextualizing it within the broader framework of the reception of the Italian Renaissance by early 19th-century French culture. In addition to constituting an important piece in the rediscovery of Vignola the architect, beyond the image codified by la Regola, Lebas and Debret’s editorial project in fact reveals an uncommon historiographical aptitude at the time and betrays a patrimonial sensitivity for the materiality of factories and architectural drawings, as evidenced in the case of Palazzo Bocchi.

Il volume delle Œuvres complètes de Jacques Barozzi de Vignole di Louis-Hippolyte Lebas e François Debret è il risultato di una serie di viaggi in Italia che i due autori svolsero nei primi anni dell’Ottocento, sulla scia di un interesse per l’architettura rinascimentale alimentato dall’insegnamento di Charles Percier. Il volume costituisce la prima monografia illustrata dedicata all’architettura di Vignola e nelle intenzioni degli autori avrebbe dovuto pervenire a un regesto sistematico dell’attività dell’architetto emiliano, corredato di un testo esplicativo che rendesse ragione delle opere di dubbia attribuzione, di una tavola cronologica e di una nuova edizione della Regola delli cinque ordini di architettura, criticamente restituita alla sua forma primitiva. Il volume uscì a fascicoli presso l’editore Pierre Didot di Parigi a partire dal 1815, ma si interruppe pochi anni dopo, restando limitato all’illustrazione degli edifici di Roma e del Lazio. A partire dall’analisi delle tavole a stampa e dei disegni autografi conservati in diverse istituzioni francesi, il contributo si propone di ricostruire obiettivi e risultati dell’opera di Lebas e Debret, contestualizzandola nel più ampio quadro di ricezione del Rinascimento italiano da parte della cultura francese di primo Ottocento. Oltre a costituire un tassello importante nella riscoperta di Vignola architetto, al di là dell’immagine codificata dalla Regola, il progetto editoriale di Lebas e Debret rivela infatti un’attitudine storiografica all’epoca non comune e tradisce una sensibilità patrimoniale per la materialità delle fabbriche e per i disegni di architettura, come testimonia la singolare vicenda di palazzo Bocchi.

La ‘riscoperta’ di Vignola nell’opera di Lebas e Debret, tra documentazione e patrimonialisation

Giovanna D'Amia
2022-01-01

Abstract

The volume of the Œuvres complètes de Jacques Barozzi de Vignole by Louis-Hippolyte Lebas and François Debret is the result of a series of trips to Italy that the two authors made in the early nineteenth century, in the wake of an interest in Renaissance architecture nurtured by the teaching of Charles Percier. The volume constituted the first illustrated monograph devoted to Vignola's architecture and in the authors’ intentions was to arrive at a systematic regest of the Emilian architect's activity, accompanied by an explanatory text that accounted for works of dubious attribution, a chronological table and a new edition of the Regola delli cinque ordini di architettura, critically restored to its primitive form. The volume came out in fascicles at the publisher Pierre Didot in Paris beginning in 1815, but was discontinued a few years later, remaining limited to illustrations of the buildings of Rome and Latium. Starting with the analysis of printed plates and autograph drawings preserved in various French institutions, the contribution aims to reconstruct the goals and achievements of Lebas and Debret's work, contextualizing it within the broader framework of the reception of the Italian Renaissance by early 19th-century French culture. In addition to constituting an important piece in the rediscovery of Vignola the architect, beyond the image codified by la Regola, Lebas and Debret’s editorial project in fact reveals an uncommon historiographical aptitude at the time and betrays a patrimonial sensitivity for the materiality of factories and architectural drawings, as evidenced in the case of Palazzo Bocchi.
2022
Il volume delle Œuvres complètes de Jacques Barozzi de Vignole di Louis-Hippolyte Lebas e François Debret è il risultato di una serie di viaggi in Italia che i due autori svolsero nei primi anni dell’Ottocento, sulla scia di un interesse per l’architettura rinascimentale alimentato dall’insegnamento di Charles Percier. Il volume costituisce la prima monografia illustrata dedicata all’architettura di Vignola e nelle intenzioni degli autori avrebbe dovuto pervenire a un regesto sistematico dell’attività dell’architetto emiliano, corredato di un testo esplicativo che rendesse ragione delle opere di dubbia attribuzione, di una tavola cronologica e di una nuova edizione della Regola delli cinque ordini di architettura, criticamente restituita alla sua forma primitiva. Il volume uscì a fascicoli presso l’editore Pierre Didot di Parigi a partire dal 1815, ma si interruppe pochi anni dopo, restando limitato all’illustrazione degli edifici di Roma e del Lazio. A partire dall’analisi delle tavole a stampa e dei disegni autografi conservati in diverse istituzioni francesi, il contributo si propone di ricostruire obiettivi e risultati dell’opera di Lebas e Debret, contestualizzandola nel più ampio quadro di ricezione del Rinascimento italiano da parte della cultura francese di primo Ottocento. Oltre a costituire un tassello importante nella riscoperta di Vignola architetto, al di là dell’immagine codificata dalla Regola, il progetto editoriale di Lebas e Debret rivela infatti un’attitudine storiografica all’epoca non comune e tradisce una sensibilità patrimoniale per la materialità delle fabbriche e per i disegni di architettura, come testimonia la singolare vicenda di palazzo Bocchi.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
3_D'Amia AistArch.pdf

accesso aperto

Descrizione: estratto saggio D'Amia
Dimensione 4.94 MB
Formato Adobe PDF
4.94 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Studi e ricerche n. 12 tot.pdf

accesso aperto

Descrizione: numero rivista completo
: Publisher’s version
Dimensione 33.62 MB
Formato Adobe PDF
33.62 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1236544
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact