La ritrazione progressiva dell’attore pubblico dalla gestione diretta degli interventi di welfare ha prodotto una crescente rilevanza alla scala microlocale delle organizzazioni del terzo settore, favorendone il processo di radicamento e la continuità di azione in alcuni territori particolarmente deprivati come, ad esempio, i quartieri di edilizia residenziale pubblica. Questa dinamica sembra avere aperto un interessante spazio di autonomia di azione per il terzo settore, rafforzato dal crescente ruolo del finanziamento privato. Questi soggetti hanno così potuto sviluppare strumenti, competenze e sensibilità specifiche per accompagnare territori e popolazioni fragili in un quadro di crescente scollamento tra domande sociali e target dalle politiche di welfare. L’intersezione tra questi diversi attori ha rappresentato nell’ultimo decennio il fertile terreno intorno a cui si sono sviluppati processi innovativi di trasformazione e rigenerazione urbana in diverse periferie della città di Milano. Una condizione non priva di contraddizioni che mostra però anche interessanti elementi di innovazione negli esiti, in parte inattesi, delle pratiche di interazione e collaborazione quotidiane tra gli attori locali. In alcune periferie caratterizzate dalla presenza di relazioni consolidate tra le organizzazioni del terzo settore stanno maturando forme innovative di governance dell’intervento sociale a base territoriale che delineano uno scenario possibile di politiche di quartiere “network-based”.
Il ruolo del terzo settore nella governance delle politiche per le periferie. Il caso di Milano
alice ranzini
2023-01-01
Abstract
La ritrazione progressiva dell’attore pubblico dalla gestione diretta degli interventi di welfare ha prodotto una crescente rilevanza alla scala microlocale delle organizzazioni del terzo settore, favorendone il processo di radicamento e la continuità di azione in alcuni territori particolarmente deprivati come, ad esempio, i quartieri di edilizia residenziale pubblica. Questa dinamica sembra avere aperto un interessante spazio di autonomia di azione per il terzo settore, rafforzato dal crescente ruolo del finanziamento privato. Questi soggetti hanno così potuto sviluppare strumenti, competenze e sensibilità specifiche per accompagnare territori e popolazioni fragili in un quadro di crescente scollamento tra domande sociali e target dalle politiche di welfare. L’intersezione tra questi diversi attori ha rappresentato nell’ultimo decennio il fertile terreno intorno a cui si sono sviluppati processi innovativi di trasformazione e rigenerazione urbana in diverse periferie della città di Milano. Una condizione non priva di contraddizioni che mostra però anche interessanti elementi di innovazione negli esiti, in parte inattesi, delle pratiche di interazione e collaborazione quotidiane tra gli attori locali. In alcune periferie caratterizzate dalla presenza di relazioni consolidate tra le organizzazioni del terzo settore stanno maturando forme innovative di governance dell’intervento sociale a base territoriale che delineano uno scenario possibile di politiche di quartiere “network-based”.File | Dimensione | Formato | |
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