Negli ultimi venti anni Milano ha sperimentato nuovi modelli di politiche e progetti per l’abitare, nuove modalità di finanziamento per la residenza sociale e ha ampliato numero e tipo di attori coinvolti. La città è andata così accreditandosi non solo come protagonista vivace del processo di trasformazione urbana che ha investito il paese, a diversa intensità, ma anche come laboratorio di riferimento per le politiche regionali e nazionali. Occorre tuttavia considerarne il profilo particolare, l’attrattività rilevata dagli investitori immobiliari di tipo anche ‘sociale’ e la presenza di un terzo settore (no profit e limited profit) piuttosto dinamico, che la rendono un caso atipico, pur se molto interessante, se confrontata con altri contesti urbani lombardi o nazionali. Uno sguardo attento alle dinamiche dell’edilizia sociale milanese potrebbe registrare almeno tre direzioni di innovazione. La prima riguarda l’approccio progettuale, progressivamente caratterizzato dalla forma concertativa, che ha permeato l’agire pubblico del governo locale e regionale in forme sempre più incisive (Gaeta, 2021). La seconda concerne le innovazioni introdotte nelle pratiche, per superare la monofunzionalità residenziale in favore di una maggiore complessità di usi e ibridazione di forme. Infine, una terza innovazione si registra in alcune modifiche regolamentari che hanno anticipato il quadro normativo nazionale, cercando di combinare tipologie diverse di edilizia sociale a cui far corrispondere anche attori diversi. Nei paragrafi successivi l’articolo incrocia queste tre direzioni di innovazione con lo sviluppo dei percorsi di pianificazione e di attuazione delle scelte. Il primo paragrafo rileva il ruolo crescente delle forme negoziali; il secondo paragrafo racconta il protagonismo dei nuovi soggetti nell’individuazione e realizzazione delle molteplici tipologie di ERS; il terzo paragrafo sottolinea il ruolo della pianificazione urbanistica nel disegno di regole coerenti di compartecipazione pubblico privata per la produzione di abitare sociale e l’ultimo paragrafo prova a traguardare l’obiettivo di sostenere l’affitto affordable in una dimensione metropolitana.

Milano un laboratorio di politiche per la casa sociale?

Pogliani Laura
2022-01-01

Abstract

Negli ultimi venti anni Milano ha sperimentato nuovi modelli di politiche e progetti per l’abitare, nuove modalità di finanziamento per la residenza sociale e ha ampliato numero e tipo di attori coinvolti. La città è andata così accreditandosi non solo come protagonista vivace del processo di trasformazione urbana che ha investito il paese, a diversa intensità, ma anche come laboratorio di riferimento per le politiche regionali e nazionali. Occorre tuttavia considerarne il profilo particolare, l’attrattività rilevata dagli investitori immobiliari di tipo anche ‘sociale’ e la presenza di un terzo settore (no profit e limited profit) piuttosto dinamico, che la rendono un caso atipico, pur se molto interessante, se confrontata con altri contesti urbani lombardi o nazionali. Uno sguardo attento alle dinamiche dell’edilizia sociale milanese potrebbe registrare almeno tre direzioni di innovazione. La prima riguarda l’approccio progettuale, progressivamente caratterizzato dalla forma concertativa, che ha permeato l’agire pubblico del governo locale e regionale in forme sempre più incisive (Gaeta, 2021). La seconda concerne le innovazioni introdotte nelle pratiche, per superare la monofunzionalità residenziale in favore di una maggiore complessità di usi e ibridazione di forme. Infine, una terza innovazione si registra in alcune modifiche regolamentari che hanno anticipato il quadro normativo nazionale, cercando di combinare tipologie diverse di edilizia sociale a cui far corrispondere anche attori diversi. Nei paragrafi successivi l’articolo incrocia queste tre direzioni di innovazione con lo sviluppo dei percorsi di pianificazione e di attuazione delle scelte. Il primo paragrafo rileva il ruolo crescente delle forme negoziali; il secondo paragrafo racconta il protagonismo dei nuovi soggetti nell’individuazione e realizzazione delle molteplici tipologie di ERS; il terzo paragrafo sottolinea il ruolo della pianificazione urbanistica nel disegno di regole coerenti di compartecipazione pubblico privata per la produzione di abitare sociale e l’ultimo paragrafo prova a traguardare l’obiettivo di sostenere l’affitto affordable in una dimensione metropolitana.
2022
Milano; Politiche e progetti per l’abitare; Affitto
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