Le sfide della transizione verde impongono un ripensamento delle metodologie progettuali, chiamando in causa approcci di tipo ecosystem-based e One Health quali presupposti teorici e operativi della trasformazione dell’habitat antropico inteso come luogo in cui convive una pluralità di specie viventi alle quali garantire condizioni di sicurezza, salute e benessere (WHO, 2021). Tali obiettivi, contenuti nelle strategie internazionali di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, determinano importanti ricadute sugli approcci progettuali agli interventi di riqualificazione dei distretti urbani. Da questo punto di vista spazi pubblici dotati di qualità ambientale, accessibilità e fruibilità concorrono in maniera sostanziale al raggiungimento di tali obiettivi. La possibilità di accesso in condizioni di comfort a luoghi e servizi costituisce una sfida prioritaria delle agende urbane nazionali (DIAUD, 2017) per le molteplici implicazioni di carattere culturale, sociale ed economico ad essa connesse (Carta dello spazio pubblico, 2013). A partire dalla comunanza di criticità ambientali riscontrate in due aree urbane individuate a Napoli e a Milano, caratterizzate dalla presenza di edifici pubblici dismessi, l’indagine si focalizza sulla scarsa qualità ambientale e fruitiva del sistema degli spazi aperti urbani limitrofi a tali edifici. Questi spazi sono soventemente caratterizzati da criticità ambientali, rappresentate da vulnerabilità climatiche, condizioni di scarsa accessibilità e fruibilità. La rigenerazione di tali spazi come estensione della rigenerazione del patrimonio dismesso rappresenta un contributo alla transizione verde dei distretti urbani, con particolare riferimento ai contesti caratterizzati da condizioni di marginalità e degrado. In linea con le Missioni M2C4.3 e M5C2.2 del PNRR, incentrate sulla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (M2C4.3) e sui progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale (M5C2.2), l’indagine prefigura proposte di riqualificazione degli spazi aperti basati su una rigenerazione in chiave ecosistemica finalizzata all’adattamento climatico e al miglioramento della fruibilità. Sulla base di una metodologia analitico-deduttiva e attraverso lo strumento del reportage video-fotografico, l’indagine sviluppa un’analisi critica, tramite mappature delle criticità ambientali e fruitive e delle potenzialità di trasformazione in chiave sostenibile, di un’area urbana esemplificativa delle relazioni ambientali che intercorrono tra un edificio dismesso e il relativo sistema degli spazi aperti in condizioni di degrado. Il prodotto multimediale è articolato in tre fasi: l’inquadramento tematico, la lettura interpretativa del territorio e fruitive degli spazi aperti e le prospettive di rigenerazione ecosistemica.

Un selfie dei territori 2022 - vitaMINA Strategies of urban regeneration and quality of life in peripheric areas

Tartaglia A.;Castaldo G.;Vignati G.;Pozzi G.;Riva R.
2022-01-01

Abstract

Le sfide della transizione verde impongono un ripensamento delle metodologie progettuali, chiamando in causa approcci di tipo ecosystem-based e One Health quali presupposti teorici e operativi della trasformazione dell’habitat antropico inteso come luogo in cui convive una pluralità di specie viventi alle quali garantire condizioni di sicurezza, salute e benessere (WHO, 2021). Tali obiettivi, contenuti nelle strategie internazionali di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, determinano importanti ricadute sugli approcci progettuali agli interventi di riqualificazione dei distretti urbani. Da questo punto di vista spazi pubblici dotati di qualità ambientale, accessibilità e fruibilità concorrono in maniera sostanziale al raggiungimento di tali obiettivi. La possibilità di accesso in condizioni di comfort a luoghi e servizi costituisce una sfida prioritaria delle agende urbane nazionali (DIAUD, 2017) per le molteplici implicazioni di carattere culturale, sociale ed economico ad essa connesse (Carta dello spazio pubblico, 2013). A partire dalla comunanza di criticità ambientali riscontrate in due aree urbane individuate a Napoli e a Milano, caratterizzate dalla presenza di edifici pubblici dismessi, l’indagine si focalizza sulla scarsa qualità ambientale e fruitiva del sistema degli spazi aperti urbani limitrofi a tali edifici. Questi spazi sono soventemente caratterizzati da criticità ambientali, rappresentate da vulnerabilità climatiche, condizioni di scarsa accessibilità e fruibilità. La rigenerazione di tali spazi come estensione della rigenerazione del patrimonio dismesso rappresenta un contributo alla transizione verde dei distretti urbani, con particolare riferimento ai contesti caratterizzati da condizioni di marginalità e degrado. In linea con le Missioni M2C4.3 e M5C2.2 del PNRR, incentrate sulla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (M2C4.3) e sui progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale (M5C2.2), l’indagine prefigura proposte di riqualificazione degli spazi aperti basati su una rigenerazione in chiave ecosistemica finalizzata all’adattamento climatico e al miglioramento della fruibilità. Sulla base di una metodologia analitico-deduttiva e attraverso lo strumento del reportage video-fotografico, l’indagine sviluppa un’analisi critica, tramite mappature delle criticità ambientali e fruitive e delle potenzialità di trasformazione in chiave sostenibile, di un’area urbana esemplificativa delle relazioni ambientali che intercorrono tra un edificio dismesso e il relativo sistema degli spazi aperti in condizioni di degrado. Il prodotto multimediale è articolato in tre fasi: l’inquadramento tematico, la lettura interpretativa del territorio e fruitive degli spazi aperti e le prospettive di rigenerazione ecosistemica.
2022
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