«Art, be it painting, literature or architecture, is the remaining shell of thought. Actual thought is of no substance. We cannot actually see thought, we can only see its remains. Thought manifest itself by its shucking or shedding of itself; it is beyond its confinement» Con la potenza di questa metafora John Hejduk (1929-2000) ha spiegato il senso dell’arte come forma di conoscenza della realtà, forma di espressione e costruzione della cultura. Attraverso l’arte il «pensiero reale» si dà nelle forme, la coscienza dei modi e dei significati dello stare al mondo che passa attraverso la storia, si trasforma in fatti di cultura, fissando nel tempo i valori e desideri di una società. A partire dalla serie intitolata "Masque", con riferimento alla forma teatrale inglese celebrata dagli apparati scenografici di Inigo Jones, Hejduk avvia una ricerca sulla «autenticità dei programmi del proprio tempo», intuendo, attraverso l’analogia con il mondo del teatro, la possibilità di prefigurare un numero di caratteri architettonici in grado di rispecchiare la vita degli abitanti e un pensiero sull’abitare.
John Hejduk e l’Architettura come costruzione di sistemi di pensiero John Hejduk and architecture as construction of systems of thought
LUCA CARDANI
2021-01-01
Abstract
«Art, be it painting, literature or architecture, is the remaining shell of thought. Actual thought is of no substance. We cannot actually see thought, we can only see its remains. Thought manifest itself by its shucking or shedding of itself; it is beyond its confinement» Con la potenza di questa metafora John Hejduk (1929-2000) ha spiegato il senso dell’arte come forma di conoscenza della realtà, forma di espressione e costruzione della cultura. Attraverso l’arte il «pensiero reale» si dà nelle forme, la coscienza dei modi e dei significati dello stare al mondo che passa attraverso la storia, si trasforma in fatti di cultura, fissando nel tempo i valori e desideri di una società. A partire dalla serie intitolata "Masque", con riferimento alla forma teatrale inglese celebrata dagli apparati scenografici di Inigo Jones, Hejduk avvia una ricerca sulla «autenticità dei programmi del proprio tempo», intuendo, attraverso l’analogia con il mondo del teatro, la possibilità di prefigurare un numero di caratteri architettonici in grado di rispecchiare la vita degli abitanti e un pensiero sull’abitare.File | Dimensione | Formato | |
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