Dopo una lunga fase di discredito nei confronti dell’azione pubblica e di sfiducia nella pianificazione intesa come azione istituzionale che affronta i problemi e le sfide globali, le crisi economiche e finanziarie del capitalismo, quelle sanitarie della pandemia, quelle ambientali del cambiamento climatico, quelle geopolitiche della guerra interrogano di nuovo la possibilità e le forme operative dell’azione di pianificazione. L’obiettivo del libro è offrire strumenti utili per la costruzione di programmi e piani territoriali prendendo le mosse dalla rivisitazione dell’opera di tre grandi scienziati sociali, tre ‘irregolari’ irriducibili entro confini disciplinari limitati, che hanno lavorato nella seconda metà del Novecento a forme diverse di critica alla pianificazione razional-comprensiva. Ivan Illich, Albert O. Hirschman e Charles E. Lindblom ci aiutano a ricostruire il vocabolario di una ‘pianificazione a venire’, che sia all’altezza dell’incertezza radicale nella quale operiamo e che sia in grado di farsi carico della natura sociale e interattiva del disegno e dell’attuazione di programmi e progetti, oltre che della pluralizzazione degli interessi e delle forme di vita che caratterizza la condizione contemporanea.

Gli irregolari. Suggestioni da Ivan Illich, Albert Hirschman e Charles Lindblom per la pianificazione a venire

Gabriele Pasqui
2022-01-01

Abstract

Dopo una lunga fase di discredito nei confronti dell’azione pubblica e di sfiducia nella pianificazione intesa come azione istituzionale che affronta i problemi e le sfide globali, le crisi economiche e finanziarie del capitalismo, quelle sanitarie della pandemia, quelle ambientali del cambiamento climatico, quelle geopolitiche della guerra interrogano di nuovo la possibilità e le forme operative dell’azione di pianificazione. L’obiettivo del libro è offrire strumenti utili per la costruzione di programmi e piani territoriali prendendo le mosse dalla rivisitazione dell’opera di tre grandi scienziati sociali, tre ‘irregolari’ irriducibili entro confini disciplinari limitati, che hanno lavorato nella seconda metà del Novecento a forme diverse di critica alla pianificazione razional-comprensiva. Ivan Illich, Albert O. Hirschman e Charles E. Lindblom ci aiutano a ricostruire il vocabolario di una ‘pianificazione a venire’, che sia all’altezza dell’incertezza radicale nella quale operiamo e che sia in grado di farsi carico della natura sociale e interattiva del disegno e dell’attuazione di programmi e progetti, oltre che della pluralizzazione degli interessi e delle forme di vita che caratterizza la condizione contemporanea.
2022
Franco Angeli
9788835145653
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