La dimensione quantitativa del welfare fiscale, con riferimento agli effetti finanziari sul bilancio dello stato e soprattutto all’impatto distributivo dei singoli strumenti, risulta essere poco analizzata sia nella letteratura accademica che nella reportistica a fini di policy. Con lo sviluppo e la diffusione di modelli di microsimulazione fiscale, tuttavia, si è potuta osservare una crescita delle stime quantitative relative al welfare fiscale che hanno accompagnato di pari passo il crescente interesse in ambito economico, sociologico e politologico. Come verrà illustrato in maniera più puntuale nelle prossime pagine, Barrios et al. (2020a e 2020b) rappresentano i primi tentativi di fornire evidenza empirica del welfare fiscale nei paesi membri dell’Unione Europea fornendo una definizione di “spesa fiscale” e un approccio di calcolo che, se condiviso a livello nazionale, potrebbe contribuire a rendere le stime ufficiali maggiormente non confrontabili tra loro. Gli studi citati confermano che le spese fiscali possono avere un impatto di tutto rilievo sul gettito fiscale ed effetti distributivi non univoci, differenziandosi per paese e per tipologia di spesa fiscale considerata. Gli studi presenti in letteratura soffrono principalmente di tre difetti: i) l’identificazione spesso non condivisa su cosa sia il “welfare fiscale”; ii) il focus su alcuni strumenti specifici che non permette di valutare l’interazione tra i vari strumenti fiscali; iii) la mancata considerazione dell’incapienza che si manifesta ogni qual volta l’imposta lorda del contribuente è minore del valore delle agevolazioni fiscali di cui lo stesso avrebbe diritto in virtù delle sue caratteristiche reddituali e famigliari. Concentrandoci sulle regole fiscali in vigore in Italia nel 2018, in questo capitolo forniamo una quantificazione dettagliata degli effetti finanziari e redistributivi, al netto dell’incapienza, degli strumenti di welfare fiscale nell’alveo dell’IRPEF come identificati nel Capitolo 1 e qui raggruppati in cinque ambiti di analisi (formazione del reddito, famiglia, abitazione, salute e pensioni). La struttura del capitolo è la seguente. La sezione 2 prende in rassegna la letteratura internazionale e comparativa sul welfare fiscale, compresi alcuni studi sugli effetti distributivi nel contesto del sistema fiscale italiano. La sezione 3 descrive i dati utilizzati e la metodologia di micro-simulazione che abbiamo adottato in questo capitolo. La sezione 4 presenta i risultati della nostra analisi, e discute brevemente il loro significato. L’ultima sezione conclude elencando i risultati più significativi e le loro implicazioni di policy.

L’impatto redistributivo del welfare fiscale in Italia

E. Matsaganis
2022-01-01

Abstract

La dimensione quantitativa del welfare fiscale, con riferimento agli effetti finanziari sul bilancio dello stato e soprattutto all’impatto distributivo dei singoli strumenti, risulta essere poco analizzata sia nella letteratura accademica che nella reportistica a fini di policy. Con lo sviluppo e la diffusione di modelli di microsimulazione fiscale, tuttavia, si è potuta osservare una crescita delle stime quantitative relative al welfare fiscale che hanno accompagnato di pari passo il crescente interesse in ambito economico, sociologico e politologico. Come verrà illustrato in maniera più puntuale nelle prossime pagine, Barrios et al. (2020a e 2020b) rappresentano i primi tentativi di fornire evidenza empirica del welfare fiscale nei paesi membri dell’Unione Europea fornendo una definizione di “spesa fiscale” e un approccio di calcolo che, se condiviso a livello nazionale, potrebbe contribuire a rendere le stime ufficiali maggiormente non confrontabili tra loro. Gli studi citati confermano che le spese fiscali possono avere un impatto di tutto rilievo sul gettito fiscale ed effetti distributivi non univoci, differenziandosi per paese e per tipologia di spesa fiscale considerata. Gli studi presenti in letteratura soffrono principalmente di tre difetti: i) l’identificazione spesso non condivisa su cosa sia il “welfare fiscale”; ii) il focus su alcuni strumenti specifici che non permette di valutare l’interazione tra i vari strumenti fiscali; iii) la mancata considerazione dell’incapienza che si manifesta ogni qual volta l’imposta lorda del contribuente è minore del valore delle agevolazioni fiscali di cui lo stesso avrebbe diritto in virtù delle sue caratteristiche reddituali e famigliari. Concentrandoci sulle regole fiscali in vigore in Italia nel 2018, in questo capitolo forniamo una quantificazione dettagliata degli effetti finanziari e redistributivi, al netto dell’incapienza, degli strumenti di welfare fiscale nell’alveo dell’IRPEF come identificati nel Capitolo 1 e qui raggruppati in cinque ambiti di analisi (formazione del reddito, famiglia, abitazione, salute e pensioni). La struttura del capitolo è la seguente. La sezione 2 prende in rassegna la letteratura internazionale e comparativa sul welfare fiscale, compresi alcuni studi sugli effetti distributivi nel contesto del sistema fiscale italiano. La sezione 3 descrive i dati utilizzati e la metodologia di micro-simulazione che abbiamo adottato in questo capitolo. La sezione 4 presenta i risultati della nostra analisi, e discute brevemente il loro significato. L’ultima sezione conclude elencando i risultati più significativi e le loro implicazioni di policy.
2022
La mano invisibile dello stato sociale: Il welfare fiscale in Italia
9788815295170
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