Molti studi hanno trattato del microclima all’interno di edifici storici ma confrontarli e cercare di ottenere una continuità nei rilievi effettuati è difficile a causa della mancanza di monitoraggi microclimatici a lungo termine e non uniformità nell’uso dei metodi, tecniche e strumenti impiegati. Lo scopo dell’articolo è la valutazione dell’influenza di variazioni stagionali/giornaliere del clima esterno sul microclima interno di tre edifici storici, senza sistema di riscaldamento. Dopo una valutazione degli edifici, loro morfologia, stato di conservazione, eventuali interventi di risanamento o restauro o conservazione, si sono analizzate le variazioni di Temperatura e Umidità Relativa registrate da sonde fisse e strumenti portatili nel corso di almeno 12 mesi. La valutazione dello stato di conservazione si è basata sull’analisi visiva, battute periodiche di psicrometria, termografia IR e prove ponderali sul contenuto di acqua di pochi saggi prelevati dalle superfici risultate più imbibite dalla valutazione preliminare. Dopo aver valutato l’entità e frequenza delle variazioni misurate, si è proceduto alla possibile correlazione tra suolo, materiali da costruzione, tecniche costruttive utilizzate clima esterno e interno. Per ottenere questo risultato, gli autori definiscono le curve dell’andamento medio giornaliero di T°C e UR%. Le prime risultano molto simili, con un picco comune ed un plateau durante la stagione estiva. Le curve di UR% risultano meno simili, ma è stato possibile definire il range nella quale i valori risultano più frequenti. Come confermato dai dati di letteratura scientifica, è possibile ottenere la caratterizzazione del microclima, osservando che alcune caratteristiche rimangono costanti (i valori massimi di T°C ma non i minimi, i valori massimi estivi di UR%, ma non quelli invernali, ecc.), nonostante la collocazione dei casi studio passi dal contesto urbano, alla periferia periurbana e nel parco agricolo sud di Milano, ai contesti semi rurali della provincia di Vimercate (Cornaredo, Settimo milanese, Vimercatese).
Il problema dell’Umidità nelle costruzioni storiche della Pianura Padana: la resilienza dell’architettura vernacolare
Elisabetta Rosina;M. Zala;A. Ammendola
2022-01-01
Abstract
Molti studi hanno trattato del microclima all’interno di edifici storici ma confrontarli e cercare di ottenere una continuità nei rilievi effettuati è difficile a causa della mancanza di monitoraggi microclimatici a lungo termine e non uniformità nell’uso dei metodi, tecniche e strumenti impiegati. Lo scopo dell’articolo è la valutazione dell’influenza di variazioni stagionali/giornaliere del clima esterno sul microclima interno di tre edifici storici, senza sistema di riscaldamento. Dopo una valutazione degli edifici, loro morfologia, stato di conservazione, eventuali interventi di risanamento o restauro o conservazione, si sono analizzate le variazioni di Temperatura e Umidità Relativa registrate da sonde fisse e strumenti portatili nel corso di almeno 12 mesi. La valutazione dello stato di conservazione si è basata sull’analisi visiva, battute periodiche di psicrometria, termografia IR e prove ponderali sul contenuto di acqua di pochi saggi prelevati dalle superfici risultate più imbibite dalla valutazione preliminare. Dopo aver valutato l’entità e frequenza delle variazioni misurate, si è proceduto alla possibile correlazione tra suolo, materiali da costruzione, tecniche costruttive utilizzate clima esterno e interno. Per ottenere questo risultato, gli autori definiscono le curve dell’andamento medio giornaliero di T°C e UR%. Le prime risultano molto simili, con un picco comune ed un plateau durante la stagione estiva. Le curve di UR% risultano meno simili, ma è stato possibile definire il range nella quale i valori risultano più frequenti. Come confermato dai dati di letteratura scientifica, è possibile ottenere la caratterizzazione del microclima, osservando che alcune caratteristiche rimangono costanti (i valori massimi di T°C ma non i minimi, i valori massimi estivi di UR%, ma non quelli invernali, ecc.), nonostante la collocazione dei casi studio passi dal contesto urbano, alla periferia periurbana e nel parco agricolo sud di Milano, ai contesti semi rurali della provincia di Vimercate (Cornaredo, Settimo milanese, Vimercatese).File | Dimensione | Formato | |
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