L’Italia e gli Stati Uniti. Due sponde opposte dell’Oceano Atlantico, e una lunga tradizione di traiettorie e di connessioni, che nella narrazione più consueta della storia novecentesca si risolve in movimenti di persone dirette verso il nuovo mondo, e di cose e di idee, che vanno invece verso il vecchio continente. L’ipotesi da cui muovono questi volumi e il progetto di ricerca PRIN 2017, Transatlantic Transfers. The Italian presence in post war America. 1949/1972, da cui sono originati, invece, è che l’Italia abbia avuto un ruolo sorprendentemente attivo nella definizione della identità culturale degli Stati Uniti d’America negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, e che questo si verifichi soprattutto in una prospettiva transnazionale e globale e con approccio multidisciplinare che tenga in stretta relazione produzione di conoscenza e di idee, politica e relazioni internazionali, cultura scientifica e materiale, editoria, letteratura, arti figurative, architettura, design, cinematografia, musica e cibo. Questo approccio aperto alle relazioni tra le discipline trova rispondenza nella composizione e nella articolazione dei gruppi di ricerca afferenti al PRIN, in cui sono rappresentate discipline molto diverse fra loro e per molti aspetti complementari, che fanno capo al Politecnico di Milano (coordinamento nazionale, PI Gennaro Postiglione), all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, all’Università degli Studi di Roma Tre e all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche a Pollenzo, ed è amplificato dall’apertura all’ascolto e alla integrazione di contributi di studiosi esterni al gruppo.
The Italian Presence in post-war America, 1949-1972. Architecture, Design, Fashion. Architetture, interni e oggetti nel passaggio attraverso l’Atlantico.
M. Averna
2023-01-01
Abstract
L’Italia e gli Stati Uniti. Due sponde opposte dell’Oceano Atlantico, e una lunga tradizione di traiettorie e di connessioni, che nella narrazione più consueta della storia novecentesca si risolve in movimenti di persone dirette verso il nuovo mondo, e di cose e di idee, che vanno invece verso il vecchio continente. L’ipotesi da cui muovono questi volumi e il progetto di ricerca PRIN 2017, Transatlantic Transfers. The Italian presence in post war America. 1949/1972, da cui sono originati, invece, è che l’Italia abbia avuto un ruolo sorprendentemente attivo nella definizione della identità culturale degli Stati Uniti d’America negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, e che questo si verifichi soprattutto in una prospettiva transnazionale e globale e con approccio multidisciplinare che tenga in stretta relazione produzione di conoscenza e di idee, politica e relazioni internazionali, cultura scientifica e materiale, editoria, letteratura, arti figurative, architettura, design, cinematografia, musica e cibo. Questo approccio aperto alle relazioni tra le discipline trova rispondenza nella composizione e nella articolazione dei gruppi di ricerca afferenti al PRIN, in cui sono rappresentate discipline molto diverse fra loro e per molti aspetti complementari, che fanno capo al Politecnico di Milano (coordinamento nazionale, PI Gennaro Postiglione), all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, all’Università degli Studi di Roma Tre e all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche a Pollenzo, ed è amplificato dall’apertura all’ascolto e alla integrazione di contributi di studiosi esterni al gruppo.File | Dimensione | Formato | |
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