Esplorare la periferia metropolitana multiculturale privata milanese

La realtà urbana del quartiere Satellite costituisce un unicum rispetto al territorio in cui si colloca, ma non può essere considerata un caso isolato. Analogamente a quanto accade a Pioltello, molte e diverse sono le situazioni nel contesto dell’area metropolitana mila-nese che vedono l’interazione e il rinforzo problematico di condizioni ambientali limi-tanti e dinamiche sociali poco virtuose. Sono situazioni caratterizzate da un certo grado di marginalità rispetto ai caratteri e ai princìpi di funzionamento delle aree urbane di cui fanno parte. Eppure, non sempre si trovano ai margini di queste ultime. Sono spesso ambiti urbani ordinari, costituiti da patrimoni edilizi realizzati in assenza di un inter-vento pubblico e in cui si registra una proprietà diffusa e frazionata in capo a innumere-voli soggetti privati. Sono ambiti localizzati in diverse parti del territorio metropolita-no, ma anche della città centrale, in relazione ai quali alcune condizioni insediative, le-gate frequentemente alla limitata accessibilità e alla incongrua articolazione spaziale, sembrano aver assunto un ruolo influente rispetto alla progressiva svalutazione simbo-lica ed economica dei contesti stessi. In molti casi sono queste condizioni concomitanti a favorire la concentrazione di individui e famiglie dotati di minori risorse economiche, culturali e relazionali. In queste condizioni sembrano riprodursi fattori articolati e com-plessi di povertà urbana che agiscono sinergicamente rendendo progressi-vamente più fragili le componenti sociali e patrimoniali di questi contesti.