Il progetto del nuovo insediamento si costruisce in continuità con alcuni caratteri profondamente radicati in questo territorio, leggendo il continuum di appezzamenti, vigne e frutteti intervallato da abitati compatti che si richiamano a distanza. Riaprire oggi il recinto della caserma significa riconnettere l’area al paese, al suo territorio e alla sua storia di lungo periodo. Il progetto interpreta i caratteri del territorio agricolo: un territorio fortemente antropizzato: “costruito” metro per metro da vigne e frutteti. La trama di questi spazi ci restituisce l’immagine di un mosaico di “stanze di paesaggio” – dalle dimensioni contenute e ben connesse tra di loro. Anche gli antichi insediamenti – borghi o castelli - richiamandosi da un punto all’altro, dalla valle alle montagne, restituiscono l’immagine di un territorio costruito per luoghi ben definiti, densi e circoscritti ed infine caratterizzati da toponimi rivelatori. Il progetto si pone in continuità con questa struttura territoriale proponendo una serie di spazi ben definiti - “stanze di paesaggio” e “cluster” residenziali - radicati alla topografia esistente ed ai percorsi che solcano il territorio. Si crea così un nuovo tessuto di relazioni – visive e di percorrenza – che lega insieme il centro di Appiano, il cimitero, le scuole, le vigne, i frutteti e la chiesetta della Madonna del Riposo.
Progetto "Prati del Riposo" Concorso di idee per l'edificazione della parte meridionale dell'area della ex caserma Mercanti- "Prati Madonna del Riposo"
Marialessandra Secchi;
2022-01-01
Abstract
Il progetto del nuovo insediamento si costruisce in continuità con alcuni caratteri profondamente radicati in questo territorio, leggendo il continuum di appezzamenti, vigne e frutteti intervallato da abitati compatti che si richiamano a distanza. Riaprire oggi il recinto della caserma significa riconnettere l’area al paese, al suo territorio e alla sua storia di lungo periodo. Il progetto interpreta i caratteri del territorio agricolo: un territorio fortemente antropizzato: “costruito” metro per metro da vigne e frutteti. La trama di questi spazi ci restituisce l’immagine di un mosaico di “stanze di paesaggio” – dalle dimensioni contenute e ben connesse tra di loro. Anche gli antichi insediamenti – borghi o castelli - richiamandosi da un punto all’altro, dalla valle alle montagne, restituiscono l’immagine di un territorio costruito per luoghi ben definiti, densi e circoscritti ed infine caratterizzati da toponimi rivelatori. Il progetto si pone in continuità con questa struttura territoriale proponendo una serie di spazi ben definiti - “stanze di paesaggio” e “cluster” residenziali - radicati alla topografia esistente ed ai percorsi che solcano il territorio. Si crea così un nuovo tessuto di relazioni – visive e di percorrenza – che lega insieme il centro di Appiano, il cimitero, le scuole, le vigne, i frutteti e la chiesetta della Madonna del Riposo.File | Dimensione | Formato | |
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