LE PRIME CASE DI MIES la dimensione spazio-temporale del luogo

The spatio-temporal continuity of a building does not only depend on the geographical specificity of a place, but also on the links it weaves with the historical-temporal val - ues of architecture. It is precisely in this sense that we can understand some examples of Mies’ early work – mainly single-fam - ily houses and suburban villas – which reveal, in differ - ent ways, the rootedness to a place and to the forms of history. In fact, common to the first houses built around Potsdam and Berlin is the special attention to the geo - graphical and historical context in which the projects are inserted. Among the examples analysed, Mies’ early works reveal a close relationship of continuity with the tradition of the classical Berlin school – from David Gilly and Karl Friedrich Schinkel to Peter Behrens – where the theme of the house becomes an opportunity for compositional and typological research based on historical models, but declined according to a process of formal simplification.

La continuità spazio-temporale di un edificio non dipende solo dalla specificità geografica di un luogo, ma anche dai legami che esso intesse coi valori storico-temporali dell’architettura. È proprio in questo senso che si possono comprendere alcuni esempi dell’opera iniziale di Mies – prevalentemente case unifamiliari e ville suburbane – che rivelano, in modi diversi, il radicamento ad un luogo e alle forme della storia. Infatti, comune alle prime case costruite nei dintorni di Potsdam e Berlino è l’attenzione particolare al contesto geografico e storico in cui i progetti si inseriscono. Tra gli esempi analizzati, le prime opere di Mies rivelano uno stretto rapporto di continuità con la tradizione della scuola classica berlinese – a partire da David Gilly e Karl Friedrich Schinkel fino a Peter Behrens – dove il tema della casa diviene occasione di una ricerca compositiva e tipologica riferita a modelli storici, ma declinati secondo un processo di semplificazione formale.