Luigi Carlo Daneri si laurea in Ingegneria nel 1923, presso la Scuola di applicazione per Ingegneri Civili di Roma. Genovese di nascita, subito dopo la laurea decide di fare ritorno in Liguria, dove stabilisce un legame profondo e duraturo con l’architettura europea degli anni Trenta, di matrice francese e tedesca, oltre a instaurare collaborazioni stabili con ingegneri, architetti e progettisti internazionali, uno su tutti Pier Luigi Nervi. Se è vero che è con le urgenze della ricostruzione che Daneri inizia a riflettere sulla questione del bene culturale, guardando soprattutto all’aspetto paesaggistico e all’inserimento ambientale, è altrettanto corretto affermare che il tema della costruzione del paesaggio trova già nei suoi primi lavori un posto di primaria importanza. Daneri ricerca con metodo un linguaggio architettonico capace di dialogare, anche duramente, con l’aspro paesaggio della costa ligure. Attraverso i materiali dell’archivio privato Daneri e indagando le correlazioni tra progetto, costruzione e paesaggio, la presente comunicazione vuole ricollocare la figura dell’ingegner Daneri all’interno del panorama culturale italiano a partire da alcuni progetti per Genova negli anni Trenta, dai piani per la riqualificazione del centro storico al progetto per le Case alla Foce del fiume Bisagno.
Architettura e caratteri ambientali: Luigi Carlo Daneri (1900-1972) e le Case alla Foce, una piazza "per dare a Genova il mare”
Elisa Boeri
2022-01-01
Abstract
Luigi Carlo Daneri si laurea in Ingegneria nel 1923, presso la Scuola di applicazione per Ingegneri Civili di Roma. Genovese di nascita, subito dopo la laurea decide di fare ritorno in Liguria, dove stabilisce un legame profondo e duraturo con l’architettura europea degli anni Trenta, di matrice francese e tedesca, oltre a instaurare collaborazioni stabili con ingegneri, architetti e progettisti internazionali, uno su tutti Pier Luigi Nervi. Se è vero che è con le urgenze della ricostruzione che Daneri inizia a riflettere sulla questione del bene culturale, guardando soprattutto all’aspetto paesaggistico e all’inserimento ambientale, è altrettanto corretto affermare che il tema della costruzione del paesaggio trova già nei suoi primi lavori un posto di primaria importanza. Daneri ricerca con metodo un linguaggio architettonico capace di dialogare, anche duramente, con l’aspro paesaggio della costa ligure. Attraverso i materiali dell’archivio privato Daneri e indagando le correlazioni tra progetto, costruzione e paesaggio, la presente comunicazione vuole ricollocare la figura dell’ingegner Daneri all’interno del panorama culturale italiano a partire da alcuni progetti per Genova negli anni Trenta, dai piani per la riqualificazione del centro storico al progetto per le Case alla Foce del fiume Bisagno.File | Dimensione | Formato | |
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