In un’era in cui le esistenze, le abitudini e gli stili di vita degli esseri umani sembrano messi in discussione dalla pandemia da Covid-19, una comune etimologia fra termini porta alla luce un’inquietante assonanza, che caratterizza la quotidianità e gli spazi abitativi. ‘Focolàio’ [lat. tardo focularis o foculare], che nel linguaggio medico rappresenta «la sede di qualsiasi processo patologico», è oggi un sinonimo evidente del pericolo che si sta attraversando. La sua radice etimologica è focus [‘fuoco’], identica a quella di ‘focolare’, e nell’italiano antico le parole ‘focolàio’ e ‘focolare’ erano considerate equivalenti per indicare sia il ‘cuore’ dello spazio domestico – il fuoco per scaldarsi e cuocere i cibi – sia l’intimità della casa. Nell’attualità la consonanza etimologica fra ‘focolàio’ e ‘focolare’ rimanda a un luogo di rischio di contagio, l’abitazione, dove si tende a prendere minori precauzioni. Rinvia anche a un sistema simbolico socialmente riconosciuto (Douglas, 1993): attraverso la configurazione della casa esso può regolare il comportamento di un determinato gruppo umano, perché la contaminazione virale e la percezione del pericolo stabiliscono dei nuovi confini, reali e metaforici, ma anche altre regole di condotta, dentro e fuori l’ambiente domestico. Nell’immaginare una nuova casa italiana o, altrimenti, nell’adeguare il patrimonio residenziale nazionale rispetto alle regole di convivenza che la pandemia ha imposto – e che si suppone perdureranno a lungo –, si può considerare l’ambigua assonanza linguistica fra ‘focolàio’ e ‘focolare’ per ripercorrere alcune tracce del progetto domestico del focus in Italia. Identificando quest’ultimo con la cucina e alla luce dell’igienismo che ne ha spesso modificato la configurazione, si può riflettere sulla nuova abitazione italiana considerando quanto, fra tradizione e innovazione, il nostro Paese ha elaborato in termini di pratiche sociali, regolazione dei comportamenti e organizzazione spaziale, anche rispetto ai tabù di disordine e sporcizia, contagio e malattia.
Dal focolare al focolaio. Il focus della (nuova) casa italiana
I. Forino
2022-01-01
Abstract
In un’era in cui le esistenze, le abitudini e gli stili di vita degli esseri umani sembrano messi in discussione dalla pandemia da Covid-19, una comune etimologia fra termini porta alla luce un’inquietante assonanza, che caratterizza la quotidianità e gli spazi abitativi. ‘Focolàio’ [lat. tardo focularis o foculare], che nel linguaggio medico rappresenta «la sede di qualsiasi processo patologico», è oggi un sinonimo evidente del pericolo che si sta attraversando. La sua radice etimologica è focus [‘fuoco’], identica a quella di ‘focolare’, e nell’italiano antico le parole ‘focolàio’ e ‘focolare’ erano considerate equivalenti per indicare sia il ‘cuore’ dello spazio domestico – il fuoco per scaldarsi e cuocere i cibi – sia l’intimità della casa. Nell’attualità la consonanza etimologica fra ‘focolàio’ e ‘focolare’ rimanda a un luogo di rischio di contagio, l’abitazione, dove si tende a prendere minori precauzioni. Rinvia anche a un sistema simbolico socialmente riconosciuto (Douglas, 1993): attraverso la configurazione della casa esso può regolare il comportamento di un determinato gruppo umano, perché la contaminazione virale e la percezione del pericolo stabiliscono dei nuovi confini, reali e metaforici, ma anche altre regole di condotta, dentro e fuori l’ambiente domestico. Nell’immaginare una nuova casa italiana o, altrimenti, nell’adeguare il patrimonio residenziale nazionale rispetto alle regole di convivenza che la pandemia ha imposto – e che si suppone perdureranno a lungo –, si può considerare l’ambigua assonanza linguistica fra ‘focolàio’ e ‘focolare’ per ripercorrere alcune tracce del progetto domestico del focus in Italia. Identificando quest’ultimo con la cucina e alla luce dell’igienismo che ne ha spesso modificato la configurazione, si può riflettere sulla nuova abitazione italiana considerando quanto, fra tradizione e innovazione, il nostro Paese ha elaborato in termini di pratiche sociali, regolazione dei comportamenti e organizzazione spaziale, anche rispetto ai tabù di disordine e sporcizia, contagio e malattia.File | Dimensione | Formato | |
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