I rifiuti generati da operazioni di costruzione e demolizione rappresentano, in termini assoluti, il flusso più rilevante dei rifiuti speciali prodotti a livello europeo e nazionale. Il settore delle costruzioni, attraverso un intenso impiego delle risorse naturali, genera forti impatti sul territorio e un crescente impoverimento della materia prima, dovuti ad esempio all’apertura di cave di inerti naturali. Per queste ragioni, la Commissione europea ha ritenuto prioritario indicare, attraverso la Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana, evitando o riducendo la produzione di rifiuti e migliorando l’efficienza del loro riutilizzo. Agli Stati membri venne richiesto di adottare misure intese a promuovere la demolizione selettiva, per consentire la rimozione e il trattamento sicuro delle sostanze pericolose e facilitare il riutilizzo e il riciclaggio di alta qualità, attraverso la rimozione selettiva dei materiali, e dunque garantire l’istituzione di sistemi di cernita dei rifiuti da costruzione e demolizione, almeno per le frazioni minerali (cemento, mattoni, piastrelle e ceramica, pietre), il legno, i metalli, il vetro, la plastica e il gesso. Con la firma, da parte del ministro della Transizione Ecologica, del nuovo decreto n. 278 del 15 luglio 2022, l’Italia, oltre a fare un passo avanti in questa direzione, ha consentito un’accelerazione verso il passaggio a un’economia di tipo circolare. Al distributore di materiali per l’edilizia, si prospettano delle opportunità di business relative al processo di trattamento e di recupero dei rifiuti inerti dalle attività di costruzione e demolizione e degli altri rifiuti inerti di origine minerale.

Nuove regole per gli scarti

R. Bolici
2022-01-01

Abstract

I rifiuti generati da operazioni di costruzione e demolizione rappresentano, in termini assoluti, il flusso più rilevante dei rifiuti speciali prodotti a livello europeo e nazionale. Il settore delle costruzioni, attraverso un intenso impiego delle risorse naturali, genera forti impatti sul territorio e un crescente impoverimento della materia prima, dovuti ad esempio all’apertura di cave di inerti naturali. Per queste ragioni, la Commissione europea ha ritenuto prioritario indicare, attraverso la Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana, evitando o riducendo la produzione di rifiuti e migliorando l’efficienza del loro riutilizzo. Agli Stati membri venne richiesto di adottare misure intese a promuovere la demolizione selettiva, per consentire la rimozione e il trattamento sicuro delle sostanze pericolose e facilitare il riutilizzo e il riciclaggio di alta qualità, attraverso la rimozione selettiva dei materiali, e dunque garantire l’istituzione di sistemi di cernita dei rifiuti da costruzione e demolizione, almeno per le frazioni minerali (cemento, mattoni, piastrelle e ceramica, pietre), il legno, i metalli, il vetro, la plastica e il gesso. Con la firma, da parte del ministro della Transizione Ecologica, del nuovo decreto n. 278 del 15 luglio 2022, l’Italia, oltre a fare un passo avanti in questa direzione, ha consentito un’accelerazione verso il passaggio a un’economia di tipo circolare. Al distributore di materiali per l’edilizia, si prospettano delle opportunità di business relative al processo di trattamento e di recupero dei rifiuti inerti dalle attività di costruzione e demolizione e degli altri rifiuti inerti di origine minerale.
2022
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